Con la prossima Legge di Bilancio 2026 potrebbero arrivare importanti novità per i cittadini che hanno superato i 60 anni e per chi si trova in condizioni economiche più fragili. Tra queste, il cosiddetto Reddito Anagrafico, un’integrazione alla pensione di vecchiaia che può raggiungere 670 euro mensili.
Cos’è il Reddito Anagrafico
Il Reddito Anagrafico è un sostegno economico aggiuntivo pensato per i cittadini che hanno compiuto 60 anni e che, per diverse ragioni, non percepiscono una pensione piena. Questo include chi ha versato contributi insufficienti o chi vive in condizioni di difficoltà economica.
L’agevolazione non sostituisce la pensione, ma si somma all’assegno già percepito, offrendo un aiuto concreto alle famiglie più fragili.
A chi è destinato
Secondo quanto indicato dall’INPS e dalle anticipazioni sulle misure della prossima manovra, il Reddito Anagrafico di 670 euro è rivolto ai nuclei familiari che rispettano i seguenti requisiti:
almeno un componente over 60 anni;
presenza di minorenni, persone con disabilità o in condizioni di svantaggio;
ISEE familiare non superiore a 10.140 euro.
In pratica, si tratta di un aiuto destinato alle famiglie più vulnerabili, che può incidere significativamente sul reddito disponibile.
Le novità pensionistiche nella Legge di Bilancio 2026
Oltre al Reddito Anagrafico, la Legge di Bilancio 2026 potrebbe introdurre altre modifiche rilevanti per il sistema pensionistico, come:
incremento di circa 20 euro mensili per le pensioni, a fronte dei 6 euro dell’anno scorso legati all’inflazione;
adeguamenti sull’età pensionabile;
possibili cambiamenti su strumenti come Opzione Donna, Quota 103 e Ape Sociale.
Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, alcune di queste novità sono confermate nelle bozze della manovra, mentre altre rimangono soggette a possibili modifiche parlamentari.
Perché è importante
Il Reddito Anagrafico rappresenta un sostegno concreto per chi si avvicina alla pensione o l’ha già raggiunta ma non dispone di un assegno sufficiente a garantire un tenore di vita dignitoso. L’integrazione mensile di 670 euro può fare una differenza significativa soprattutto per le famiglie con redditi bassi e componenti fragili.
Le conferme definitive sulle modalità di erogazione e i requisiti precisi arriveranno con il testo ufficiale della Legge di Bilancio 2026, atteso nei prossimi mesi.





