Il dolore che Francesca Carocci, 29 anni, attrice teatrale romana, aveva avvertito il 28 febbraio 2024 non lasciava presagire nulla di grave. L’ansia e un leggero fastidio al petto la spinsero a recarsi al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital, dove le vennero prescritti solo antidolorifici. Due giorni dopo, Francesca moriva improvvisamente a causa di un infarto provocato da miocardite, un’infiammazione al cuore non riconosciuta al momento della visita.

Processo per omicidio colposo

La procura di Roma sostiene che la morte della giovane sarebbe potuta essere evitata. Due medici che la visitarono sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Secondo il pubblico ministero Eleonora Fini, i sanitari avrebbero dovuto trattenere Francesca per ulteriori accertamenti, invece di limitarsi alla somministrazione di antidolorifici.

Al centro del procedimento c’è l’elettrocardiogramma eseguito durante la visita: secondo la consulenza del medico legale Luigi Cipolloni, il tracciato mostrava segnali d’allarme non interpretati correttamente dai medici.

Il ricordo di una giovane promessa

Francesca era una figura emergente del teatro romano, con esperienze significative su palcoscenici come il Brancaccio e il Marconi. Attiva sui social, amava condividere sogni e pensieri: uno dei suoi ultimi post recitava, “Dentro di me ho tutti i sogni del mondo”, oggi una frase che suona come promessa spezzata.

L’intera comunità teatrale romana e chi la conosceva piange la perdita di una giovane vita e di un talento in crescita.