Un uomo di 77 anni è morto all’ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola di Roma a causa del virus West Nile. Lo ha comunicato la Regione Lazio, precisando che il paziente, già sottoposto a dialisi, era ricoverato dal 26 luglio e si trovava in terapia intensiva.
Si tratta della settima vittima nel Lazio dall’inizio dell’anno. Il bilancio nazionale sale così a 15 decessi:
1 in Piemonte
7 nel Lazio
7 in Campania
Situazione sotto controllo, ma attenzione ai soggetti fragili
«La situazione West Nile è monitorata con attenzione da tutte le istituzioni competenti, sia a livello centrale che territoriale – ha dichiarato Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità –. Al momento non emergono particolari segnali di allarme. È importante adottare misure di prevenzione contro la proliferazione delle zanzare e proteggersi dalle punture, soprattutto per anziani e persone fragili. In caso di febbre, rivolgersi subito al medico».
West Nile in Italia: dati e tendenze
Il virus West Nile è endemico in Italia dal 2008. Secondo il Ministero della Salute, il trend attuale è in linea con gli anni precedenti:
Nel 2022: 728 casi e 51 decessi (il dato più alto mai registrato)
Nel 2025: situazione stabile, ma con una nuova distribuzione geografica
Quest’anno, infatti, l’infezione sta colpendo soprattutto Lazio e Campania, due regioni del Centro-Sud solitamente meno interessate.
Le parole del ministro Schillaci
In un’intervista a Il Messaggero, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato:
«Il sistema di sorveglianza italiano è efficace e ben rodato. Nel 2022 abbiamo avuto numeri più alti senza particolari allarmi mediatici. Quest’anno la differenza è nella distribuzione geografica, non nella gravità complessiva della situazione».
Prevenzione: cosa fare per ridurre il rischio
Le autorità sanitarie raccomandano:
Evitare il ristagno d’acqua nei pressi delle abitazioni
Utilizzare repellenti per zanzare e indossare abiti protettivi
Installare zanzariere su porte e finestre
Rivolgersi subito al medico in caso di sintomi sospetti, specialmente in soggetti a rischio.