Si è conclusa nel modo più drammatico la vicenda della coppia napoletana coinvolta nel grave incidente avvenuto l’11 agosto sull’autostrada A3 Napoli-Salerno, all’altezza di Torre Annunziata Scavi. Dopo 15 giorni di agonia, è morto anche Mauro Amato, 60 anni, già ricoverato in condizioni critiche all’Ospedale del Mare di Napoli. Due settimane prima, nello stesso incidente, aveva perso la vita sul colpo la moglie Valeria Fidente, 54 anni, originaria di Afragola e da anni residente nel capoluogo campano.
L’incidente
La coppia viaggiava in moto quando si è verificato lo scontro con un’auto. L’impatto è stato violentissimo: Valeria Fidente è deceduta immediatamente, mentre il marito era stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Ponticelli, dove i medici hanno tentato in ogni modo di salvarlo. Nonostante gli sforzi, le gravi ferite riportate si sono rivelate fatali.
Il conducente dell’auto coinvolta, inizialmente fuggito, è stato successivamente rintracciato dalla Polizia Stradale di Angri, che ha avviato le indagini. Oltre ai rilievi sul luogo dell’incidente, gli investigatori hanno raccolto testimonianze e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti lungo il tratto autostradale.
Il dolore dei familiari
La doppia perdita ha gettato nello sconforto parenti e amici della coppia. Sui social numerosi i messaggi di cordoglio. Un nipote di Mauro Amato ha voluto ricordarlo con parole commosse:
«Sei sempre stato una fonte di ispirazione, un modello di precisione e accuratezza. Ma soprattutto avevi un sorriso unico, che nessuno è mai riuscito a spegnere. Ora è tutto diverso. Mi mancherai».
Una tragedia che lascia il segno
Il destino ha voluto che Mauro e Valeria si spegnessero a distanza di due settimane l’uno dall’altra, uniti fino alla fine. La loro morte ha lasciato un vuoto profondo nella comunità napoletana e in tutti coloro che li conoscevano.