Restano stazionarie ma particolarmente critiche le condizioni della ragazza di San Felice a Cancello ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Lagonegro (Potenza) per una grave intossicazione da botulino. Il numero totale dei casi accertati sale a 14, di cui sei in terapia intensiva, mentre sono sette le somministrazioni del siero anti-tossina botulinica effettuate finora.
Due vittime e indagini in corso
La Procura di Paola, guidata da Domenico Fiordalisi, ha disposto per martedì le autopsie sui corpi di Luigi Di Sarno, 52 anni, di Napoli, e di Tamara D’Acunto, 45 anni, deceduti nei giorni scorsi. Sul fronte investigativo è stato interrogato il titolare del food truck sequestrato sul lungomare di Diamante, indagato insieme a due fornitori per omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.
Nella giornata di ieri, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati anche due medici che avevano avuto in cura le due vittime prima del decesso.
La dinamica dell’intossicazione
La 26enne – e non 18enne, come riportato inizialmente – si trovava in vacanza con il fidanzato e un gruppo di amici sul litorale cosentino. Giovedì sera, la coppia aveva acquistato un panino con salsiccia e broccoli da un food truck di Diamante. Poco dopo aver consumato il pasto, la giovane ha accusato vista annebbiata, vomito e affaticamento muscolare, sintomi tipici dell’intossicazione da botulino.
Gli amici hanno immediatamente chiamato i soccorsi. La 26enne è trasferita d’urgenza in terapia intensiva, dove resta in condizioni critiche. Il fidanzato, anch’egli colpito da sintomi, è migliorato rapidamente ed è dichiarato fuori pericolo già da venerdì pomeriggio.
Preoccupazione e solidarietà
A San Felice a Cancello cresce la preoccupazione. Le famiglie della coppia si sono recate in Calabria per seguire da vicino l’evoluzione clinica. Il sindaco Emilio Nuzzo ha espresso pubblicamente la vicinanza dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità alla giovane e ai suoi cari, auspicando una rapida guarigione.
L’intera valle di Suessola resta in attesa di buone notizie, sperando che questa vicenda si concluda con il ritorno della 26enne alla sua vita quotidiana, insieme al fidanzato, alla famiglia e agli amici.