Due casi distinti, ma con dinamiche simili, stanno destando forte preoccupazione.
A Diamante (Cosenza) e a Monserrato (Cagliari) diverse persone sono state ricoverate per sospetta intossicazione da botulino, o botulismo alimentare. A Diamante si contano due vittime: Luigi Di Sarno, 52 anni, e una donna di 45 anni la cui salma verrà riesumata per accertamenti. A Monserrato è deceduta una donna di 38 anni.

Ipotesi botulismo: la ricostruzione
Al momento, la diagnosi di botulismo alimentare è un’ipotesi in fase di verifica. In entrambi i casi, le persone colpite avevano consumato cibo proveniente da un food truck, in particolare panini con conserva di broccoli.

Le conserve, soprattutto se fatte in casa e non correttamente sterilizzate, possono diventare un habitat ideale per il Clostridium botulinum, il batterio che produce la tossina botulinica.
Si tratta di una neurotossina molto potente, in grado di bloccare la trasmissione dei segnali nervosi e provocare paralisi muscolari.

Perché le conserve possono essere a rischio
Il Clostridium botulinum prolifera in condizioni di scarsa ossigenazione, tipiche dei barattoli chiusi ermeticamente.
Le conserve industriali devono superare test di sicurezza prima di arrivare sul mercato, mentre quelle fatte in casa sono soggette solo a controlli empirici, affidati alla cura e all’attenzione di chi le prepara.

L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato linee guida specifiche per la corretta preparazione delle conserve alimentari domestiche, per ridurre al minimo il rischio di contaminazione.

Come riconoscere una conserva potenzialmente contaminata
Secondo il Centro Medico Sant’Agostino, ci sono almeno tre controlli di base da fare prima di consumare una conserva fatta in casa:

Controllo del tappo
Premere al centro: se non si sente il classico “click-clack” e il tappo è piatto, il primo controllo è superato. Un tappo gonfio può essere segnale di fermentazione batterica.

Assenza di bollicine
Prima di aprire, esaminare il contenuto in controluce: la presenza di bollicine può indicare lo sviluppo di gas prodotti dai batteri.

Verifica visiva e olfattiva
Dopo l’apertura, eliminare immediatamente la conserva se si notano muffe, grumi, liquido torbido, odore sgradevole o consistenza anomala.

In presenza di anche uno solo di questi segnali, è consigliato non assaggiare e smaltire il prodotto.