L’amministrazione comunale esprime “soddisfazione” per l’accordo raggiunto tra Mbda Italia e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm che porterà all’apertura di una nuova unità produttiva in città. Il nuovo stabilimento sarà operativo da ottobre 2025 e, nella fase iniziale, accoglierà circa 250 lavoratori provenienti dal sito di Fusaro, che continuerà a rivestire un ruolo strategico per l’azienda.
Produzioni di alta tecnologia per la difesa
Secondo quanto comunicato dal Comune, nella sede di Pomigliano saranno trasferite alcune delle lavorazioni attualmente svolte a Fusaro, dove si realizzano componenti ad alta tecnologia per il settore della difesa, tra cui:
Seeker: radar di guida per l’individuazione e l’inseguimento del bersaglio
Radome: copertura dell’ogiva del missile, prodotta con materiali brevettati nello stabilimento campano
Incremento occupazionale e prospettive
Il piano industriale prevede, a regime, il coinvolgimento di circa 1.000 lavoratori tra Pomigliano e Fusaro, con un incremento stimato di almeno 300 nuove unità.
Pino Bicchielli, vicecapogruppo alla Camera di Noi Moderati e capogruppo in Commissione Difesa, sottolinea l’importanza strategica dell’operazione:
“L’avvio della produzione di Mbda a Pomigliano d’Arco è una notizia di grande rilevanza per l’economia campana e per l’intero comparto della difesa nazionale. L’accordo rafforza la vocazione industriale del territorio e conferma Pomigliano come polo di eccellenza nel settore aerospaziale e tecnologico.”
Questa apertura si inserisce quindi in una strategia di rafforzamento del comparto difesa e aerospaziale in Campania, con ricadute occupazionali e tecnologiche significative per la regione.