Emergenza sanitaria in Campania per il virus West Nile (o virus del Nilo Occidentale): sono otto i casi clinici confermati di infezione con manifestazioni neuroinvasive, tutti ricoverati in strutture ospedaliere della regione. Quattro pazienti versano in condizioni gravi, attualmente in terapia intensiva presso l’Ospedale Moscati di Aversa e il Cotugno di Napoli.

Focolai localizzati: Baia Domitia nel mirino
Secondo quanto emerso, la maggior parte dei pazienti avrebbe soggiornato recentemente a Baia Domitia, località che si configura come un possibile epicentro del contagio. I primi due casi riguardano:

Un uomo di Sessa Aurunca, classe 1963, ricoverato in condizioni stazionarie al Cotugno.

Un residente del Vomero, classe 1945, anch’egli rientrato da Baia Domitia, ora in condizioni critiche.

Ulteriori casi includono:

Un 65enne di Aversa e un 76enne di Sant’Antimo, entrambi ricoverati nel reparto di neurologia dell’ospedale di Aversa.

Un altro paziente, sempre ad Aversa, è stato dimesso recentemente dopo la scomparsa dei sintomi.

La diagnosi è stata confermata dai laboratori virologici dell’Istituto Cotugno. Il numero e la distribuzione geografica dei casi fanno ipotizzare l’esistenza di un cluster epidemico localizzato, con ulteriori focolai sospetti nelle aree umide del basso Sele e di Pertosa, due zone ad alto rischio per la proliferazione di zanzare vettori.

Allarme scattato dopo il decesso a Formia
L’attenzione sul fenomeno si è intensificata dopo il decesso a Formia di Filomena Di Giovangiulio, ricoverata all’ospedale di Fondi per complicanze legate alla febbre del Nilo. In seguito a questo evento, si è svolta un’urgente riunione operativa all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici, con la partecipazione di esperti epidemiologi e rappresentanti delle Asl territoriali.

“È probabile che il numero reale delle infezioni sia molto più elevato,” ha dichiarato Claudio De Martinis, esperto dell’Istituto Zooprofilattico. “Solo l’1-2% dei casi si manifesta in forma clinicamente evidente e richiede ospedalizzazione. Parliamo quindi di centinaia di casi asintomatici nel territorio.”

Contagi anche in altre regioni italiane
Parallelamente alla Campania, il virus West Nile è tornato a circolare in diverse regioni italiane: sei casi confermati nel Lazio, oltre a focolai segnalati in Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e nella zona dell’Agropontino, dove è stato accertato anche il decesso di un cavallo infetto.

Sorveglianza attiva anche a Ischia
Le attività di sorveglianza hanno rilevato la presenza del virus anche in un rapace selvatico a Forio d’Ischia, confermando la circolazione del West Nile Virus di Lineage 2. L’osservazione è frutto del piano regionale di contrasto alle arbovirosi, condotto in collaborazione con le autorità sanitarie locali.

Nessun decesso in Campania nel 2025, ma l’allerta resta alta
Ad oggi, nel 2025 non si sono registrati decessi per forme neuroinvasive in Campania, ma la Regione ha innalzato i livelli di allerta e intensificato le misure di disinfestazione e prevenzione.

“Nel 2024, nel salernitano abbiamo avuto 18 casi con 5 decessi”, ha spiegato Pasquale Pagliano, infettivologo dell’Università di Salerno e direttore dell’UOC Malattie Infettive al Ruggi. “Quest’anno la situazione appare più contenuta, probabilmente grazie agli interventi di bonifica già attuati.”

Nel beneventano, sempre nel 2024, si sono registrati 2 decessi su 12 casi, principalmente a causa di sovrainfezioni batteriche. Le aree sorvegliate con maggiore attenzione includono Persano, la foce del Sele e il litorale casertano, habitat favorevoli alle zanzare e punto di transito per uccelli migratori, serbatoi naturali del virus.

Interventi di disinfestazione al via dall’8 agosto
Le autorità sanitarie hanno annunciato l’avvio delle operazioni straordinarie di disinfestazione a partire dall’8 agosto, con interventi mirati nelle zone più a rischio. I cittadini sono invitati a collaborare seguendo le indicazioni fornite dalle Asl e adottando misure di protezione individuale per ridurre l’esposizione alle punture di zanzara.