Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l’impianto accusatorio della Procura di Torre Annunziata nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Sorrento”, che avrebbe condizionato l’assegnazione di appalti pubblici nel Comune costiero. Le ipotesi di reato restano gravi: corruzione, turbativa d’asta e peculato, contestate a vario titolo ai numerosi indagati.
Tuttavia, il Riesame ha disposto l’annullamento delle misure cautelari per sei indagati, in particolare per l’omesso interrogatorio preventivo, elemento ritenuto essenziale per la corretta applicazione delle misure restrittive.
Misure annullate per sei indagati, tra cui “Lello il sensitivo”
Tra coloro che beneficiano dell’annullamento figurano:
Raffaele Guida, noto anche come Lello il sensitivo;
gli imprenditori Luigi Todisco e Mario Parlato;
il tecnico Vincenzo Rescigno;
Vincenzo Sorrentino e Gennaro Esposito, assistiti dall’avvocato Francesco Cappiello, indagati per peculato in relazione a fondi comunali destinati all’associazione La Fenice, ritenuta dalla Procura uno strumento di gestione illecita di risorse da parte dell’ex sindaco Massimo Coppola.
Il procuratore Nunzio Fragliasso, durante una conferenza stampa successiva alla notifica dei provvedimenti, ha motivato l’assenza di interrogatori preventivi con l’urgenza di evitare rischi di inquinamento probatorio.
Misure attenuate per altri indagati
Per altri coinvolti nell’inchiesta, il Riesame ha confermato la sussistenza dei gravi indizi, ma ha disposto un alleggerimento delle misure cautelari:
il funzionario comunale Filippo Di Martino, già ai domiciliari, è sottoposto alla sospensione dai pubblici uffici per otto mesi;
i due imprenditori omonimi Aniello Vanacore, inizialmente detenuti in carcere, sono trasferiti ai domiciliari;
l’imprenditore Luigi Di Paolo, in carcere al momento dell’arresto, aveva già ottenuto i domiciliari a seguito dell’interrogatorio di garanzia.
Massimo Coppola non presenta ricorso
L’unico a non aver impugnato la misura cautelare disposta dal GIP è Massimo Coppola, ex sindaco di Sorrento, per il quale era stata disposta la custodia in carcere. Non risultano depositati ricorsi in suo favore presso il Tribunale del Riesame.





