Dopo sei anni di attesa, è arrivata la prima risposta giudiziaria per la morte di Lucia Balzano, giovane mamma di 28 anni, deceduta il 31 gennaio 2019 per una meningite non diagnosticata. La donna, originaria di Torre del Greco e residente a Scafati, era diventata madre pochi giorni prima della tragedia. Ora, due medici sono stati condannati per omicidio colposo.
Ricoveri ripetuti e una diagnosi mai arrivata
Lucia fu ricoverata tre volte tra la clinica Le Due Torri di Torre del Greco e l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Dopo il parto, accusava forti dolori e febbre alta, ma venne dimessa. Le sue condizioni peggiorarono rapidamente. Tornò in ospedale due volte nel giro di pochi giorni, ma nessuna delle strutture identificò la vera causa del malessere: una sepsi provocata da meningite batterica, che si rivelò letale.
La tragedia del 31 gennaio 2019
Lucia Balzano morì la sera del 31 gennaio 2019. Lasciò il marito, un figlio appena nato, i genitori e la sorella. La vicenda scosse profondamente le comunità di Torre del Greco e Scafati, suscitando dolore e indignazione.
Le condanne: otto mesi e un anno e mezzo
Dopo lunghe indagini, il procedimento giudiziario ha portato a due condanne:
Una dottoressa del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo ha patteggiato una pena di 8 mesi con sospensione condizionale, per omicidio colposo.
Un anestesista della clinica Le Due Torri è condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione, con sentenza emessa dal Tribunale di Torre Annunziata. Il giudice ha accolto integralmente la richiesta formulata dal pubblico ministero Antonio Barba.
La battaglia dei familiari per la verità
La famiglia di Lucia, costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Rizzo, ha affrontato un percorso giudiziario lungo e doloroso. Il marito, i genitori, la sorella e il figlio nato pochi giorni prima della tragedia hanno atteso sei anni per ottenere una risposta dalla giustizia.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi 90 giorni. Il verdetto segna un importante passo avanti per i familiari, ma solleva anche interrogativi cruciali sulla gestione delle emergenze post-parto e sull’importanza della diagnosi tempestiva delle infezioni in ambito ospedaliero.