È online il nuovo numero della rivista EPALE Journal on Adult Learning and Continuing Education dedicato a “I futuri dell’istruzione degli adulti”, un tema ampio e aperto, relativo ai mondi dell’educazione e dell’istruzione degli adulti.

Condividiamo con voi un tratto significativo dell’editoriale di questo numero

 “L’istruzione degli adulti è da sempre chiamata a fronteggiare sfide complesse per un pieno
sviluppo individuale che abbia ricadute sociali e democratiche. Essa oggi è attraversata da
direttrici di cambiamento di carattere globale e di vasta portata dall’impatto significativo
sugli scenari futuri e sulla tenuta stessa degli assetti democratici più evoluti (Gelpi, 2000).
Le conseguenze della decrescita demografica e dell’invecchiamento della popolazione, lo
sviluppo dei processi migratori, l’obsolescenza delle competenze, l’acuirsi delle disuguaglianze, la povertà educativa, le transizioni verde e digitale, richiedono nuovi approcci per rispondere ai bisogni di crescita personale e culturale degli individui, in una prospettiva di vita equa, ecologica, inclusiva, democratica. Tutto ciò in una condizione di vita nella quale, per dirla con Gregory Bateson, si corre il rischio di adottare premesse, con i loro corollari inadeguati, che portano all’avidità, a un mostruoso eccesso di crescita, alla guerra, alla tirannide e all’inquinamento (Bateson, 2001).
[…]
Se è allora vero che l’educazione e l’istruzione degli adulti rappresentano uno strumento
fondamentale per lo sviluppo personale e la partecipazione sociale per tutte e tutti, tali
aspetti divengono irrinunciabili per chi è a rischio di esclusione sociale. Per queste fasce della popolazione, l’accesso a dispositivi educativi può rappresentare, infatti, un’opportunità concreta di riscatto, emancipazione e partecipazione piena alla vita sociale, attraverso l’incremento degli spazi di autonomia, di benessere, dell’occupabilità, della consapevolezza e dell’accesso ai servizi nei territori. In un mondo caratterizzato da rapidi cambiamenti, disuguaglianze crescenti e transizioni lavorative articolate, apprendere lungo tutto l’arco della vita diventa, in altri termini, una necessità imprescindibile.
L’istruzione è, infatti, un bene in sé, un diritto-chiave per progettare i propri itinerari biografici, identificare i propri bisogni, persino per definire strategie per la tutela degli altri diritti.”