Nuovo rinvio per la confisca del “Grand Hotel La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate, meglio noto al grande pubblico come “Il Castello delle Cerimonie”. Il Tar della Campania – Settima Sezione ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia Polese, proprietaria dell’imponente struttura, concedendo una proroga che consente alla struttura ricettiva di continuare a operare fino al 29 gennaio 2026.

La confisca – ormai definitiva sul piano giudiziario – era disposta per lottizzazione abusiva, ma i legali della famiglia, con il supporto di consulenze tecniche in urbanistica e geologia e di riprese video, stanno tentando di dimostrare che gli interventi edilizi contestati non hanno trasformato il territorio né danneggiato ambiente e paesaggio.

I procedimenti ancora in corso
Parallelamente, restano pendenti due procedimenti penali: uno relativo all’incidente di esecuzione, l’altro riguardante la richiesta di revisione del processo.

La sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha commentato con toni istituzionali:

«È un provvedimento giudiziario che non va commentato, ma va rispettato. I giudici avranno altro tempo per valutare correttamente l’iter amministrativo intrapreso dai nostri uffici, con il massimo della trasparenza e della condivisione istituzionale».

Lavoratori in apprensione: “Dateci la possibilità di lavorare”
La vicenda giudiziaria ha messo in allarme oltre 100 dipendenti diretti della struttura (con l’indotto si supererebbero le 200 unità). Alcuni di loro, come Ferdinando Romeo (mâitre) e Gaetano Davide (cameriere), volti noti del reality “Il Castello delle Cerimonie”, avevano lanciato un appello tramite Fanpage.it:

«Sarebbe una bomba sociale. Chiediamo solo una cosa: dateci la possibilità di andare avanti, di lavorare come abbiamo sempre fatto, con qualità, eccellenza e disponibilità».

In caso di confisca definitiva eseguita, i lavoratori hanno proposto di costituirsi in cooperativa per garantire la continuità gestionale della struttura e salvare i posti di lavoro.