La Polizia Stradale ha intercettato e fermato nella tarda mattinata di venerdì due scooter Yamaha T-Max con la stessa targa, immortalati poche ore prima da un automobilista sull’autostrada A3 Napoli-Salerno, all’altezza dello svincolo di Torre Annunziata, in direzione Napoli. Il caso, apparentemente incredibile, è stato confermato a Fanpage.it da fonti qualificate.

Due scooter con la stessa targa: l’immagine diventa virale
L’anomalia è emersa grazie a una fotografia scattata da un automobilista e subito circolata sui social network. Lo scatto mostra i due veicoli in marcia parallela, con la medesima targa visibile, elemento che ha immediatamente destato sospetti. A un primo sguardo, l’immagine potrebbe sembrare un fotomontaggio, ma si tratta di un documento autentico. I due mezzi, entrambi Yamaha T-Max di colore scuro, presentano leggere differenze di tonalità e modello, ma non abbastanza da escludere una manomissione.

Il controllo e gli accertamenti in corso
Gli agenti della Stradale di Angri, avviata l’indagine a seguito della segnalazione e della diffusione virale della fotografia, sono riusciti a intercettare i due scooter a poche ore di distanza dalla prima segnalazione. Al momento sono in corso verifiche approfondite per chiarire l’origine dei mezzi e la legittimità delle targhe.

Secondo una prima ricostruzione, almeno uno dei due veicoli sarebbe un clone, cioè un mezzo su cui è duplicata o falsificata la targa di un altro scooter regolare. Non si esclude che entrambi i veicoli possano essere cloni di un terzo, ancora non identificato.

La revisione eseguita il giorno stesso
Un dettaglio curioso e rilevante è emerso dalle verifiche effettuate tramite il Portale dell’Automobilista: la targa in questione risulta collegata a un Yamaha T-Max immatricolato il 22 aprile 2021, con ultima revisione eseguita proprio il 25 luglio 2025, giorno dell’intercettazione. I chilometri registrati risultano essere 13.156, una percorrenza compatibile con un utilizzo regolare.

Tuttavia, la presenza di una duplicazione perfetta della targa solleva il forte sospetto che uno (o entrambi) i mezzi possano essere di provenienza illecita, oggetto di furto e successiva “copertura” tramite clonazione di dati identificativi.

Il fenomeno dei veicoli “pezzotti”
Il caso rientra nel più ampio fenomeno dei cosiddetti “pezzotti”, ovvero veicoli clonati per sfuggire a controlli, assicurazioni o sequestri. Si tratta di un sistema fraudolento ormai diffuso soprattutto nei centri urbani e lungo le principali arterie di collegamento, che rappresenta una minaccia sia per la sicurezza stradale sia per le attività di contrasto alla criminalità.