Otto dirigenti tra membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della società Original Marines S.p.A. sono finiti sotto inchiesta della Procura di Nola. Le accuse: falso in bilancio, indebita percezione di fondi pubblici, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e uso di fatture false in dichiarazione.
Interdizione e sequestro da 37,2 milioni di euro
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha notificato agli indagati un’ordinanza con cui il GIP di Nola, su richiesta della Procura, ha disposto la sospensione dall’attività d’impresa per un anno. Parallelamente, è stato eseguito un sequestro preventivo di beni fino a 37,2 milioni di euro, pari al presunto profitto illecito.
Le accuse: bilanci falsificati, crediti occultati e Iva detratta indebitamente
Le indagini hanno ricostruito un presunto meccanismo fraudolento che si sarebbe protratto dal 2017 al 2021. In questo periodo, durante un’importante fase di riorganizzazione aziendale – con un aumento dei negozi diretti e la riduzione del franchising – sarebbero falsificati i bilanci per occultare le perdite causate da crediti non riscossi verso esercizi affiliati.
Questa manovra contabile avrebbe consentito alla società di ottenere due finanziamenti garantiti dallo Stato (tramite SACE) per un totale di 31,5 milioni di euro.
Inoltre, Original Marines avrebbe beneficiato di un’indebita detrazione IVA per quasi 6 milioni di euro, tramite l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da imprese della propria rete distributiva.
Franchising sotto pressione e attività finanziaria non autorizzata
Secondo la Procura, la società avrebbe anche imposto acquisti forzati di merce ai negozi in franchising, determinando gravi situazioni di crisi finanziaria per gli affiliati. Queste criticità sarebbero poi “sanate” con finanziamenti diretti da parte della stessa Original Marines, concessi però in assenza delle autorizzazioni previste dal Testo Unico Bancario.