Un tragico episodio ha scosso il cuore di Milano nel primo pomeriggio, quando un uomo si è suicidato lanciandosi dalle terrazze del Duomo. Si tratta di Emanuele De Maria, il detenuto napoletano in fuga, la cui identità è confermata successivamente dalle autorità.
Secondo le testimonianze raccolte sul posto, tutto è avvenuto intorno alle 13:50. Il primo a parlare è Tommaso, gestore di un chiosco nelle vicinanze:
“Ho sentito un botto tremendo e poi le grida della gente che scappava. Ho visto una persona a terra e la piazza si è svuotata nel giro di pochi secondi. Ho pensato a una sparatoria.”
Poco dopo, anche alcuni passanti presenti lungo corso Vittorio Emanuele II hanno riferito di aver udito un urlo prima del salto nel vuoto, testimoniando l’estremo gesto compiuto da De Maria. Tra i primi a intervenire c’è stato Emanuele Sanità, titolare di una pizzeria situata nei pressi del luogo dell’impatto. L’uomo ha raccontato di essersi avvicinato immediatamente:
“Ho sentito un rumore fortissimo, simile a uno sparo, e poi un urlo. Le persone sono fuggite nel panico. Quando sono arrivato vicino al corpo, ho visto che il viso era integro, ma sembravano esserci ferite gravi alla testa e alle orecchie.”
Il vuoto attorno al corpo è stato subito riempito solo da un agente di polizia e da due medici, prontamente intervenuti per i primi soccorsi, che purtroppo si sono rivelati inutili. Le forze dell’ordine sono giunte sul posto nell’arco di dieci minuti per avviare i rilievi del caso e delimitare l’area.
L’episodio ha generato sgomento tra i presenti, trasformando per qualche minuto una delle zone più affollate di Milano in un luogo di silenzio e incredulità. Le motivazioni alla base del gesto sono ancora in fase di accertamento.





