“Non è accettabile che, di fronte al progressivo degrado del servizio ferroviario sulle linee vesuviane, il presidente della Regione Campania scelga di offendere chi protesta e continui a diffondere informazioni fuorvianti sulle presunte migliorie del servizio”. È quanto denunciano, in una nota congiunta, Enzo Ciniglio, Salvatore Ferraro, Marcello Fabbrocini e Salvatore Alaia, referenti di quattro comitati civici e gruppi di pendolari: No al taglio dei treni della Circumvesuviana, Circumvesuviana-Eav, Comitato Cifariello di Ottaviano e Comitato E(a)vitiamolo di Sperone.
Lettera a Mattarella e appello alle istituzioni
I rappresentanti dei comitati hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e per conoscenza anche al Presidente del Consiglio e al Ministro dei Trasporti, per denunciare “la situazione insostenibile vissuta quotidianamente da migliaia di pendolari vesuviani” e per chiedere “rispetto dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione”.
I numeri smentiscono Eav: meno chilometri percorsi rispetto al passato
Secondo quanto riportato nella nota, gli stessi dati ufficiali di Eav (Ente Autonomo Volturno) evidenziano che, nei bienni 2022/2023, l’offerta in termini di chilometri percorsi è diminuita rispetto al periodo 2013/2014. Un dato significativo, sottolineano i comitati, poiché riferito a un periodo in cui “chi amministrava doveva letteralmente friggere il pesce con l’acqua”. Eppure, nonostante i miliardi investiti dalla Regione Campania, la qualità del servizio è peggiorata, non migliorata.
Estate 2024: servizio ridotto al minimo storico
Uno dei punti più contestati riguarda la programmazione estiva 2024, anticipata da Eav al 1° giugno, con una riduzione delle corse giornaliere a soli 200 treni, un dato che rappresenta il minimo storico per la Circumvesuviana.
“L’introduzione di un esercizio estivo della durata di tre mesi e mezzo – spiegano i comitati – è senza precedenti per le linee vesuviane e non ha eguali su nessuna linea ferroviaria gestita da RFI, spesso citata come esempio dai vertici Eav per giustificare le proprie scelte”.
Accuse dirette a De Luca: “I pendolari non sono imbecilli”
Nel mirino dei comitati finisce direttamente anche il presidente Vincenzo De Luca, accusato di “offendere chi manifesta dissenso”. “I pendolari vesuviani – si legge nel comunicato – non sono ‘cervelloni’ o ‘imbecilli’, come li ha definiti De Luca. Sono cittadini seri, che non offendono ma difendono i propri diritti con prove concrete e documentate”.
Inoltre, viene ricordato che l’attuale presidente di Eav, appena insediato, aveva promesso in un’intervista al Tg regionale che i problemi sarebbero stati risolti “in pochi mesi”. “Dopo dieci anni – aggiungono i rappresentanti – i disservizi sono solo aumentati”.