Nel primo pomeriggio, un’autovettura che procedeva in controsenso lungo via della Piazzola, a Napoli, ha perso il controllo per evitare una collisione con un altro veicolo, finendo per urtare violentemente contro il muro perimetrale della sede della Fondazione ‘A voce d”e creature, situata all’interno della cosiddetta Villa di Bambù, un bene confiscato alla criminalità organizzata. Il conducente si è poi dato alla fuga, allontanandosi rapidamente dal luogo dell’impatto.

L’episodio ha immediatamente attirato l’attenzione delle autorità. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e la polizia locale, che hanno avviato le indagini per risalire all’identità del conducente responsabile dello sfondamento. Fortunatamente, non si registrano feriti tra le persone presenti all’interno della struttura, ma l’accaduto ha suscitato forte preoccupazione, anche per il contesto simbolico in cui si è verificato.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, si è recato di persona alla Fondazione per esprimere la vicinanza delle istituzioni. Qui ha incontrato don Luigi Merola, fondatore della realtà che da anni rappresenta un presidio di legalità e speranza per tanti bambini e ragazzi del quartiere. «Ho voluto far sentire la presenza dello Stato – ha fatto sapere il prefetto – e il sostegno all’azione educativa e sociale che don Luigi porta avanti quotidianamente in un contesto difficile».

Don Luigi Merola, ex parroco anticamorra noto per il suo impegno civile e la sua testimonianza, ha voluto ringraziare pubblicamente il rappresentante dello Stato: «Voglio esprimere la mia gratitudine al prefetto per la sua sensibilità. Ha dimostrato concretamente che lo Stato è presente e vigile a Napoli».

Il sacerdote ha anche ricordato un insegnamento ricevuto da Papa Francesco, che ha incontrato più volte nel corso della sua missione: «Mi diceva sempre: “C’è bisogno di sacerdoti vivi, non morti”». Un monito che continua a guidare la sua opera in un quartiere segnato da povertà educativa e disagio sociale, ma anche da tanta voglia di riscatto.

La Villa di Bambù, sede della Fondazione, è da tempo un simbolo della rinascita possibile nei luoghi un tempo sotto il controllo della criminalità organizzata. Quanto accaduto, sebbene appaia come un incidente, ha riportato l’attenzione sulla fragilità di questi spazi e sull’importanza di difenderli e tutelarli.

Le forze dell’ordine continuano a lavorare per rintracciare l’autore del gesto. Intanto, la Fondazione ‘A voce d”e creature prosegue senza sosta nel suo impegno a favore dei più piccoli, offrendo attività educative, sostegno scolastico e opportunità di crescita in un contesto sicuro e accogliente.