Sarà l’autopsia, in programma oggi pomeriggio presso il Policlinico di Napoli, a fornire nuovi dettagli agli investigatori sulla tragica morte di Lucia Iervolino. La donna, 31 anni, è deceduta martedì mattina presso il reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli a causa di ustioni di terzo grado riportate sul 90% del corpo. Nonostante il tempestivo intervento dei medici, le ferite si sono rivelate fatali.

Indagini in corso: sequestrati i cellulari e analizzate le telecamere
Le indagini, coordinate dalla Procura di Nola (sostituto procuratore Aurelia Caporale, procuratore Marco Del Gaudio), sono tuttora in corso. I carabinieri hanno sequestrato i telefoni cellulari del marito di Lucia e di altri familiari, oltre a eseguire rilievi approfonditi nell’abitazione di via Ferrovia dello Stato.

Un elemento chiave potrebbe emergere dall’analisi delle telecamere di sorveglianza situate nei pressi della casa. Secondo alcune immagini, Lucia sarebbe uscita di casa per recarsi nella dimora adiacente dei genitori, tornando poi con un oggetto tra le mani, forse una bottiglietta di alcol etilico. Questo particolare ha spinto gli investigatori a ipotizzare un gesto volontario, sebbene restino aperte altre piste, inclusa l’istigazione al suicidio.

Il marito non è indagato: la ricostruzione dei fatti

L’uomo, identificato come F. S., è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti presso la caserma dei carabinieri di Ottaviano, dalle ore 12 fino alle 21:30 del giorno del decesso della moglie. Durante l’interrogatorio, carabinieri e magistrati hanno cercato di ricostruire nel dettaglio la dinamica della tragedia.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, gli inquirenti si sono recati presso l’abitazione della coppia per confrontare le dichiarazioni del marito con i riscontri sul posto. Secondo le ricostruzioni, Lucia sarebbe stata trovata nel corridoio d’ingresso della casa, non in bagno come inizialmente ipotizzato. Al momento della tragedia, il marito si trovava in camera da letto con la figlia di otto mesi.

Dopo aver scoperto la moglie in fiamme, l’uomo ha immediatamente chiamato i suoi dipendenti, che operano nel settore delle ambulanze, per i soccorsi. Poco dopo, sono arrivati la madre di Lucia e alcuni vicini. La corsa disperata in ospedale, purtroppo, non è bastata a salvare la vita della giovane donna, il cui decesso è stato confermato poco prima di mezzogiorno.

Focus sul passato di Lucia Iervolino

Gli investigatori stanno analizzando anche il passato di Lucia per comprendere eventuali motivazioni dietro il tragico gesto. Oltre alle impronte rilevate in casa, si stanno valutando elementi che possano chiarire lo stato d’animo della donna nei giorni precedenti il drammatico evento.