Doveva essere un intervento chirurgico di routine per la rimozione di un tumore benigno (elastofibroma) dalla spalla sinistra, ma al risveglio dall’anestesia la paziente si è ritrovata con una cicatrice sulla spalla destra. È quanto denuncia una donna di 64 anni, che ha deciso di presentare una querela alla Procura della Repubblica contro una struttura sanitaria pubblica del capoluogo siciliano.

Il racconto della paziente: “Dolore alla spalla sbagliata”
Assistita dall’avvocato Amedeo Di Pietro, la donna ha fornito una dettagliata ricostruzione dei fatti. L’intervento è avvenuto il 31 marzo 2025, sotto anestesia generale. «Una volta rientrata in camera – racconta – ho avvertito un forte dolore alla spalla destra e non riuscivo ad appoggiarmi. Così ho chiesto a mia nuora di controllare. Con stupore, abbiamo scoperto la presenza di una cicatrice, sebbene l’operazione fosse stata programmata alla spalla sinistra».

La paziente ha allegato alla denuncia anche gli esami diagnostici pre-operatori, che confermerebbero senza ombra di dubbio la presenza dell’elastofibroma sulla spalla sinistra, come inizialmente confermato dagli stessi medici.

La giustificazione dei sanitari: “Sentito un altro nodulo al tatto”
Interpellati sul presunto errore, i sanitari avrebbero risposto che, durante l’intervento, è rilevata “al tatto” la presenza di un altro elastofibroma sulla spalla destra, e che, secondo loro, quello sulla sinistra sarebbe “scomparso”. Una spiegazione che la donna ritiene inaccettabile: «Mai nessuno mi ha parlato di un problema alla spalla destra, e nulla negli esami lo indicava».

Indagini in corso: si attende l’esito della Procura
La denuncia è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Palermo, che dovrà chiarire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità mediche. Il caso potrebbe configurare ipotesi di lesioni personali colpose o errore medico, con potenziali ripercussioni legali per la struttura coinvolta.