Un nuovo episodio di estorsione è emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri, che questa mattina, 15 aprile, hanno eseguito un’ordinanza che ha portato in carcere i vertici e i gregari dei clan Frizziero della Torretta e Troncone di Fuorigrotta, due gruppi criminali legati da un sodalizio stretto e pericoloso. L’inchiesta ha rivelato una pratica estorsiva in cui anche i commercianti onesti erano costretti a pagare il pizzo, in questo caso, sotto forma di merce.

L’estorsione al fruttivendolo
Un commerciante di frutta e verdura, situato nella zona della Torretta, vicino al Corso Vittorio Emanuele, è costretto a regalare migliaia di euro in frutta. Secondo quanto riportato nell’ordinanza, il fruttivendolo è minacciato da Francesco Frizziero e Mariano Frizziero, entrambi destinatari di misure cautelari in carcere, che hanno abusato della loro posizione nel clan per costringere il commerciante a regalare cesti di frutta e verdura dal valore di 1.500 euro ciascuno. Questa merce sarebbe destinata alle mogli dei carcerati.

L’episodio di estorsione sarebbe avvenuto nel dicembre 2020, a pochi giorni da Natale, un periodo in cui il commerciante avrebbe dovuto affrontare una forte pressione, trovandosi intrappolato nelle mani dei criminali che lo obbligavano a pagare il pizzo sotto forma di beni, anziché denaro.

Il legame tra i clan Frizziero e Troncone
L’indagine ha anche evidenziato la stretta relazione tra i clan Frizziero della Torretta e i clan Troncone di Fuorigrotta. La collaborazione tra i due gruppi criminali avrebbe preso piede tra la fine del 2020 e il 2021. Il clan Frizziero, vedendo minacciata la sua posizione da un altro gruppo emergente, quello dei Strazzullo, avrebbe cercato supporto nel clan Troncone per contrastare questa crescita. Questo accordo ha portato a una simbiotica collaborazione tra i due gruppi, che hanno condiviso risorse e territori.

Secondo quanto riportato nell’ordinanza, l’intensificarsi di questi legami è culminato il 30 settembre 2021, quando Mariano Frizziero finì arrestato. In quella circostanza, Vitale Troncone avrebbe preso il controllo della gestione degli affari illeciti, pretendendo il pizzo dagli spacciatori alleati del clan Frizziero e provvedendo anche al mantenimento della compagna di Mariano, passando alla donna una mesata settimanale.