Essere genitori rappresenta una delle esperienze più significative nella vita di una persona. Tuttavia, in un contesto economico sempre più incerto, molte famiglie italiane si trovano ad affrontare difficoltà nel garantire un futuro stabile e sereno ai propri figli. Per far fronte a queste esigenze, lo Stato ha introdotto alcune misure di sostegno economico. Tra le principali vi sono il Bonus Papà e il Bonus Nascite 2025, pensati per alleggerire il carico finanziario delle famiglie e favorire una maggiore equità nella distribuzione delle responsabilità familiari.
Il Bonus Papà: un incentivo per la paternità attiva
In primo luogo, il Bonus Papà è destinato a sostenere i padri che scelgono di prendersi cura dei figli nei primi anni di vita. Si tratta di un contributo economico che può raggiungere un importo massimo di 3.362 euro all’anno, variabile in base al reddito e alla durata del congedo parentale richiesto.
Questa misura si applica sia ai lavoratori dipendenti sia ai liberi professionisti, a condizione che siano in regola con i contributi previdenziali e che rispettino i limiti di reddito previsti. Inoltre, il bonus può essere richiesto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino.
La domanda deve essere presentata online tramite il portale dell’INPS, accedendo con credenziali digitali (SPID, CIE o CNS). Una volta completata la procedura, l’assegno viene erogato direttamente dall’ente previdenziale, con possibilità di riceverlo in rate mensili oppure in un’unica soluzione annuale.
Il Bonus Nascite 2025: un aiuto concreto per chi accoglie un nuovo figlio
In aggiunta al Bonus Papà, il Bonus Nascite 2025 (ex Bonus Bebè) è rivolto a tutte le famiglie italiane che accolgono un bambino attraverso nascita, adozione o affidamento nel corso del 2025. L’obiettivo di questa misura è quello di sostenere economicamente le famiglie nei primi anni di vita del bambino, periodo in cui le spese tendono ad aumentare sensibilmente.
Anche in questo caso, l’importo dell’assegno varia in funzione del reddito ISEE della famiglia. Le famiglie con reddito basso possono ricevere fino a 1.500 euro al mese, mentre quelle con reddito più elevato accederanno a un contributo ridotto. Il bonus può essere erogato per un periodo compreso tra 12 e 36 mesi, a seconda delle condizioni economiche e della composizione del nucleo familiare.
È importante sottolineare che il Bonus Nascite è accessibile anche per i figli nati nel 2023 e nel 2024, a condizione che il contributo non sia già richiesto negli anni precedenti. Inoltre, è possibile presentare domanda per eventuali arretrati, nel caso in cui il diritto al bonus sussista ma non sia stato ancora esercitato.
Come richiedere i bonus: istruzioni operative
Per richiedere sia il Bonus Papà sia il Bonus Nascite 2025 è necessario accedere al portale dell’INPS e compilare la domanda online. In entrambe le situazioni, è fondamentale presentare un modello ISEE valido. Questo documento serve per determinare l’importo spettante, sulla base della fascia di reddito del richiedente.
Affinché la procedura vada a buon fine, è essenziale che tutte le informazioni fornite siano corrette e aggiornate. In caso contrario, potrebbero verificarsi ritardi nell’approvazione della domanda o nella successiva erogazione del contributo.