Il Bonus Verde è una misura fiscale che consente ai contribuenti di ottenere una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazze e spazi verdi privati. Nonostante la sua scadenza formale al 31 dicembre 2024, è ancora fruibile nel 2025, ma soltanto per chi ha effettuato spese documentate nell’anno precedente.
In questa guida vedremo nel dettaglio:
Che cos’è il bonus verde e a quanto ammonta
Quali lavori rientrano nell’agevolazione
Chi può beneficiarne nel 2025
Come richiedere la detrazione
Le compatibilità con altri bonus
Le scadenze da tenere presenti
Cosa fare se hai speso nel 2024
Cos’è il bonus verde e quanto si può recuperare
Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 36% su un massimo di 5.000 euro per immobile abitativo, ovvero fino a 1.800 euro di beneficio totale. L’importo viene suddiviso in dieci quote annuali da 180 euro ciascuna. È importante sapere che la detrazione spetta anche per immobili in comproprietà, mentre per le unità immobiliari ad uso promiscuo (abitazione e ufficio), il beneficio è ridotto al 50%.
Interventi ammessi: cosa rientra nel bonus verde
La detrazione si applica solo ad interventi migliorativi o innovativi degli spazi verdi. Nello specifico, sono ammessi:
Realizzazione o riqualificazione di giardini privati
Installazione di fioriere e pergolati fissi
Impianti di irrigazione
Giardini pensili e coperture a verde
Creazione di pozzi per irrigazione
Sono esclusi, invece, gli interventi effettuati in autonomia, quelli temporanei (come i vasi mobili) o la manutenzione ordinaria priva di migliorie strutturali.
Chi può richiedere il bonus nel 2025
Nel 2025 potranno usufruire della detrazione:
I contribuenti che hanno sostenuto spese documentate entro il 31 dicembre 2024
Coloro che stanno portando in detrazione rate residue di bonus richiesti negli anni precedenti (dal 2018 in poi)
Per esempio, chi ha eseguito lavori nel 2022 riceverà nel 2025 la terza delle dieci rate annuali.
Come si richiede il bonus verde
Per beneficiare della detrazione, è fondamentale seguire correttamente la procedura. Occorre:
Effettuare il pagamento con strumenti tracciabili, come bonifico, carta o assegno
Conservare le fatture con i dati completi dell’impresa esecutrice
Inserire la spesa nel modello 730, quadro E, codice 12
Redigere un’autocertificazione riepilogativa delle spese sostenute
In assenza di documentazione adeguata, l’Agenzia delle Entrate potrebbe rifiutare la detrazione.
È compatibile con altri bonus edilizi?
Il bonus verde non può essere cumulato con altre detrazioni fiscali sulle stesse spese (es. bonus ristrutturazione o superbonus). Tuttavia, è compatibile con altre agevolazioni relative ad interventi diversi realizzati nello stesso immobile, purché ben distinti nella documentazione.
Tipologie di immobili ammessi
Il bonus è applicabile esclusivamente agli immobili a uso abitativo. Sono quindi esclusi uffici, negozi, magazzini o altre strutture non residenziali. Per immobili a uso promiscuo, la detrazione è concessa al 50% dell’importo spettante.
Detrazioni residue e calendario delle rate
Nel 2025, le detrazioni saranno così distribuite:
Settima rata per spese effettuate nel 2018
Sesta rata per lavori del 2019
Quinta rata per spese del 2020
Quarta rata per interventi del 2021
Terza rata per spese del 2022
Seconda rata per lavori del 2023
Prima rata per chi ha speso nel 2024
Cosa fare se hai speso nel 2024
Hai realizzato un giardino o riqualificato uno spazio verde nel 2024? Allora, nel 2025 potrai iniziare a recuperare la detrazione seguendo questi passaggi:
Conserva fatture e ricevute
Inserisci le spese nel modello 730/2025
Richiedi supporto a un CAF o al commercialista in caso di dubbi
Soltanto con una documentazione corretta e un’attenta compilazione potrai ottenere fino a 1.800 euro in dieci anni, sotto forma di sconto IRPEF.





