Ripartono da lunedì i cantieri per il ripristino e la valorizzazione del sistema tranviario costiero di Napoli, noto come tram del mare. Il progetto prevede il recupero della linea storica lungo la costa, nel tratto che va da via Acton fino a piazza Sannazaro, attraversando galleria Vittoria, piazza Vittoria, Riviera di Chiaia e via Giordano Bruno.
Una nuova visione per la mobilità urbana
L’intervento si inserisce nel più ampio piano di rilancio del trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di rafforzare la rete di trasporto collettivo sostenibile su direttrici strategiche e ad alta domanda. Secondo quanto comunicato dal Comune, il progetto prevede anche il prolungamento della linea tranviaria fino a Mergellina, dove sarà realizzato un nodo di interscambio con la funicolare, e la progettazione di un hub intermodale a San Giovanni a Teduccio, collegato alla Linea 2 della metropolitana.
In parallelo, dal 7 aprile prenderanno il via anche i lavori per il prolungamento della linea di via Stadera fino al deposito ANM in via Nazionale delle Puglie. Entrambi gli interventi sono cofinanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dovranno essere completati entro giugno 2026.
Un tracciato lungo 10 chilometri tra storia e futuro
Con l’estensione fino a Mergellina, il “tram del mare” si svilupperà su un tracciato di circa 10 chilometri, attraversando gran parte del lungomare partenopeo. Oltre a potenziare l’offerta di trasporto pubblico, il progetto ha una forte valenza storica e culturale, come sottolineato da Palazzo San Giacomo: Napoli fu tra le prime città italiane a dotarsi di una rete tranviaria nel lontano 1876. Tuttavia, nel corso dei decenni, questa infrastruttura ha subito interruzioni, modifiche e smantellamenti, spesso con scelte poco trasparenti e onerose per i cittadini.
Molti ricordano ancora i tram che collegavano Poggioreale a Fuorigrotta e Cavalleggeri, un tempo fondamentali per la mobilità urbana.
Tecnologie moderne per una rete sostenibile
Il nuovo sistema tranviario sarà caratterizzato da standard tecnologici avanzati, con l’introduzione di 11 nuovi tram attualmente in fase di produzione, anch’essi finanziati con fondi PNRR. In linea con quanto previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) aggiornato nel gennaio 2025, il progetto mira a ridurre le emissioni inquinanti, contenere il traffico veicolare privato e favorire l’intermodalità tra mezzi di superficie e metropolitane.
Tra le innovazioni tecniche, è prevista anche la posa di materassini antivibranti sotto le traverse dei binari, in particolare in tratti critici come via Giordano Bruno, dove l’usura del materiale precedente causava vibrazioni e disturbo al passaggio dei mezzi. Tale soluzione garantirà una riduzione dell’inquinamento acustico e una maggiore integrazione urbana dell’infrastruttura.
Interoperabilità e connessioni strategiche
Il piano prevede una connessione efficace tra la rete tranviaria e le principali linee ferroviarie urbane, tra cui Linea 1, Linea 6 della metropolitana e la funicolare di Mergellina. Questa interoperabilità rafforzerà l’efficienza del sistema di trasporto, offrendo un’alternativa concreta all’utilizzo dell’auto privata, soprattutto nei quartieri costieri e turistici.
Le parole dell’assessore Cosenza
«Il potenziamento del sistema tranviario cittadino – ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza – rappresenta un traguardo fondamentale per la mobilità sostenibile a Napoli. Il ripristino del tram del mare non è solo un’opera infrastrutturale, ma un progetto strategico che valorizza il nostro patrimonio urbano, risponde alle esigenze di cittadini e turisti, e si integra con l’intero sistema metropolitano».