Un’importante operazione condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Penitenziaria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 11 persone, accusate infatti di tentato omicidio aggravato all’interno della casa circondariale di Bellizzi Irpino.
Raid punitivo in carcere: le indagini
L’episodio risale alla sera del 22 ottobre scorso, quando un detenuto napoletano di 25 anni, Paolo Piccolo, è stato brutalmente aggredito nella cella 8 della Sezione Comuni, riportando gravi ferite che hanno reso necessario il ricovero presso l’ospedale Moscati. Secondo gli inquirenti, il violento pestaggio sarebbe maturato all’interno di una faida tra due gruppi criminali rivali operanti all’interno del penitenziario.
L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Avellino e dal NIC della Polizia Penitenziaria, ha permesso di identificare i presunti responsabili, tutti già detenuti per altre cause in diverse carceri italiane.
Chi sono gli arrestati
Gli 11 destinatari delle misure cautelari sono:
Sabato Raffaele Crisci, 20 anni, Avellino (detenuto a Frosinone)
Nelly Osemwegie, 36, nigeriano (detenuto a Palermo)
Valentino Tarallo, 31, Napoli (detenuto a Pisa)
Raffaele Zona, 30, Campobasso (detenuto a Teramo)
Agrippino Paudice, 26, Napoli (detenuto a Carinola)
Giovanni Capone, 27, Napoli (detenuto a Poggioreale)
Luigi Gallo, 38, Napoli (detenuto ad Avellino)
Luciano Benedetto, 42, Cercola (detenuto a Benevento)
Giovanni Flammia, 28, Avellino (detenuto ad Avellino)
Pasqualino Milo, 42, Sarno (detenuto ad Avellino)
Vincenzo Pisapia, 40, Salerno (detenuto a Terni)
Un’indagine complessa e articolata
L’operazione rappresenta quindi un passo decisivo nella lotta alla criminalità organizzata all’interno degli istituti penitenziari. Il lavoro investigativo ha inoltre richiesto mesi di approfondimenti, grazie ai quali è stato possibile ricostruire la dinamica dell’aggressione e individuare i responsabili.
L’episodio mette in luce ancora una volta il problema della gestione della sicurezza nelle carceri, dove le rivalità tra gruppi criminali continuano a generare episodi di violenza. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione per evitare ulteriori tensioni e garantire il rispetto della legalità all’interno degli istituti di detenzione.