Un caso di abuso psicologico e omofobia familiare ha avuto luogo a Torre del Greco, dove una giovane ragazza di 19 anni ha dovuto subire l’intolleranza dei propri genitori riguardo alla sua relazione sentimentale con un’altra ragazza. Il maggiore Francesca Romana Ruberto, comandante della compagnia dei carabinieri, ha spiegato come la famiglia, pur di non accettare la relazione omosessuale della figlia, abbia messo in atto comportamenti estremi, arrivando a minacciare la giovane e a privarla della libertà.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i genitori non solo hanno fatto pressione psicologica sulla figlia, ma hanno anche limitato le sue comunicazioni e la socializzazione con la fidanzata, arrivando a privarla del telefono cellulare e a isolarla. La situazione è peggiorata quando la ragazza, ormai stanca di vivere nel clima di violenza psicologica, ha deciso di denunciare i genitori.

La giovane vittima ha raccontato di un anno di sofferenza, durante il quale i suoi sentimenti erano contrastati con metodi coercitivi e intimidatori. Nonostante la gravità della situazione, la ragazza non voleva denunciare i suoi genitori, ma si è sentita costretta a farlo per recuperare la propria libertà.

Il caso solleva gravi interrogativi sul tema della violenza psicologica nelle famiglie e sull’importanza di tutelare le persone, soprattutto i giovani, nelle loro scelte affettive.