Le celebrazioni di “Napoli 2500” sono iniziate con un evento di grande rilievo culturale, dedicato a uno dei più grandi simboli della città: Eduardo De Filippo. La serata inaugurale, ospitata nel prestigioso Teatro San Carlo, ha reso omaggio al celebre drammaturgo attraverso la sua opera “Napoli Milionaria”, che quest’anno compie ottant’anni.

L’evento ha visto la partecipazione di attori di spicco del panorama teatrale e cinematografico napoletano, tra cui Maurizio Casagrande, figlio di Antonio Casagrande, storico collaboratore di Eduardo, e attrici di grande talento come Lina Sastri e Marina Confalone, che hanno fatto parte della compagnia del maestro. Sul palco sono saliti anche Patrizio Rispo ed Edoardo Scarpetta, rappresentanti di una tradizione teatrale che continua a vivere e a rinnovarsi.

L’emozione della serata è stata arricchita da videomessaggi inviati da artisti del calibro di Vincenzo Salemme, Isa Danieli, Roberto Andò, Tony Laudadio e Massimiliano Gallo, quest’ultimo noto per aver portato in televisione alcuni capolavori eduardiani, tra cui “Questi Fantasmi”, “Filumena Marturano” e naturalmente “Napoli Milionaria”.

Un murales per Eduardo ai Quartieri Spagnoli
In concomitanza con le celebrazioni, Napoli ha reso omaggio a Eduardo De Filippo con un murales nei Quartieri Spagnoli, uno dei luoghi simbolo della città e della sua cultura popolare.

L’opera, realizzata dallo street artist PetrarcaeMaglianoART, raffigura Eduardo con un abito da Pulcinella, accanto alla scritta «Pulecenella nun more maje» (Pulcinella non muore mai). Questo messaggio rappresenta un forte legame tra il drammaturgo e la tradizione napoletana, sottolineando come il suo spirito e la sua arte continuino a vivere nel cuore della città.

Napoli 2500: un anno di eventi per celebrare la città
Le celebrazioni per i 2500 anni di Napoli sono appena iniziate e prevedono un ricco programma di eventi culturali, teatrali e musicali, con l’obiettivo di valorizzare la storia, l’arte e le tradizioni della città partenopea.

L’omaggio a Eduardo De Filippo è solo il primo tassello di un percorso che punta a riscoprire e celebrare le radici profonde della cultura napoletana, rendendo omaggio ai suoi protagonisti e offrendo al pubblico occasioni di riflessione e di festa.