Attimi di terrore a Castelvenere, in provincia di Benevento, dove il sindaco Alessandro Di Santo è rimasto vittima di un’aggressione nella sua villa ad opera di quattro malviventi incappucciati. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha suscitato allarme sociale nella comunità locale e preoccupazioni per la sicurezza del territorio.

La dinamica dell’aggressione
Secondo il racconto del primo cittadino, i malviventi hanno tentato di introdursi nell’abitazione nonostante fossero scoperti. “Non si trattava di semplici ladri di galline – ha dichiarato Di Santo – questi ‘signori’ della notte, pur essendo stati sgamati, hanno continuato imperterriti nella loro azione, tentando di penetrare in casa ed aggredendomi”.

Durante la colluttazione, Di Santo ha temuto per l’incolumità dei propri familiari e ha ammesso che, se avesse avuto accesso al fucile presente in casa, avrebbe reagito per difenderli.

Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto, avvalendosi anche delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nella villa del sindaco. Di Santo ha inoltre espresso preoccupazione per la possibilità che ci sia un complice locale coinvolto nel piano, ipotesi che avrebbe dedotto sulla base di “indagini personali”.

Allarme sociale a Castelvenere
L’episodio ha scosso profondamente la cittadinanza, alimentando timori legati alla sicurezza. “La mia preoccupazione non è tanto l’aggressione in sé – ha sottolineato Di Santo – quanto il sospetto di un possibile supporto interno al gruppo criminale, un aspetto che mi inquieta non poco”.

Solidarietà e riflessione sulla sicurezza
La vicenda ha generato un’ondata di solidarietà nei confronti del sindaco e della sua famiglia. Contestualmente, il caso solleva interrogativi sul livello di sicurezza delle aree rurali e sull’efficacia delle misure di prevenzione contro episodi simili.