Lorenza Guttadauro, nipote del noto capomafia Matteo Messina Denaro, ha deciso di cambiare vita dopo anni vissuti all’ombra della famiglia mafiosa. In passato, Guttadauro ha ricoperto un ruolo fondamentale per Messina Denaro, difendendolo come avvocato e fungendo da tramite tra il boss di Castelvetrano e il resto della famiglia. Dopo la cattura dello zio, infatti, era stata al suo fianco fino alla fine, curando le sue questioni legali.
Un Nuovo Inizio a Roma
Negli ultimi mesi, Lorenza Guttadauro ha lasciato la Sicilia per trasferirsi a Roma, dove ha iniziato una nuova vita come impiegata presso il Ministero dell’Istruzione. Attualmente lavora nell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, occupandosi del settore pensioni. Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha confermato che Guttadauro è stata assunta in seguito a un concorso pubblico regolare.
La sua decisione di cancellarsi dall’albo degli avvocati segna una scelta di distacco dalla sua carriera legale e dal passato, una scelta che potrebbe rappresentare il desiderio di dissociarsi dai legami con la mafia.
La Famiglia Dietro le Sbarre
Lorenza proviene da una famiglia con radicati legami mafiosi: sua madre Rosalia, sorella di Matteo Messina Denaro, è stata condannata a 14 anni per aver svolto un ruolo chiave come tramite di comunicazione del fratello. Suo padre, Filippo Guttadauro, anch’egli ex boss mafioso, è ancora detenuto in regime di “ergastolo bianco”, una misura di sicurezza riservata ai soggetti considerati pericolosi. Anche il fratello di Lorenza, Francesco, un tempo considerato il nipote prediletto di Messina Denaro, è attualmente in carcere per mafia. Il marito di Lorenza, Luca Bellomo, ha lasciato la cella solo da pochi anni.
Un Tentativo di Riscatto
Il trasferimento a Roma e il nuovo lavoro sembrano segnare un punto di svolta per Lorenza Guttadauro, nel tentativo di affrancarsi dal passato. Sebbene il peso della sua storia familiare sia ingombrante, il suo impegno a Roma e l’abbandono della carriera legale potrebbero rappresentare per lei un’opportunità di riscatto e una scelta di vita lontana dalle dinamiche mafiose.