Un incubo di sfratto sta colpendo una ventina di famiglie che abitano negli alloggi dell’ex caserma Villarco nel centro storico di Massa Lubrense. Le famiglie hanno ricevuto avvisi di rilascio delle abitazioni da parte dell’Agenzia del Demanio, proprietaria degli immobili. La notizia ha scatenato una mobilitazione immediata tra i residenti, che hanno avviato una raccolta firme per chiedere l’intervento delle istituzioni e trovare una soluzione a questa situazione di grande disagio.

Le famiglie spiegano che l’Agenzia del Demanio ha notificato l’intenzione di riprendere possesso degli alloggi, costringendo le persone a sgomberare a breve. Questo arrivo di sfratti è particolarmente drammatico in un contesto di crisi abitativa che coinvolge un numero crescente di persone, aggravata dal fenomeno dell’overtourism, che trasforma molte case in B&B e case vacanze, riducendo la disponibilità di alloggi a lungo termine.

Le famiglie evidenziano anche come molte abitazioni della caserma siano vuote, e potrebbero essere utilizzate per altri scopi, come uffici pubblici, senza danneggiare la popolazione residente. Per questo, chiedono un intervento diretto da parte del sindaco e delle istituzioni locali, affinché vengano sospesi i procedimenti di rilascio e si apra un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

Il sindaco Lorenzo Balducelli, consapevole della gravità della situazione, ha già scritto al direttore regionale per la Campania dell’Agenzia del Demanio, Marco Parlagreco, chiedendo un incontro urgente. Balducelli ha sottolineato l’allarme sociale che questa vicenda sta suscitando, in particolare per la carenza di alloggi a Massa Lubrense e nell’intera Penisola Sorrentina. La scarsità di alloggi, aggravata dal crescente numero di B&B e affittacamere, rende ancora più difficile trovare soluzioni abitative. Inoltre, la legislazione urbanistica e le limitazioni edilizie imposte dal Piano Urbanistico Regionale e dalla legge 167 rendono quasi impossibile l’edificazione di nuovi immobili destinati all’edilizia popolare.