Il Grand Hotel La Sonrisa, celebre complesso immobiliare di Sant’Antonio Abate, sta per essere completamente acquisito a patrimonio del Comune. Questa decisione segue il verdetto irrevocabile della Corte di Cassazione, emesso lo scorso febbraio, che ha sancito la natura abusiva della lottizzazione nell’area su cui sorge la struttura. Cala il sipario, dunque, sul più noto Castello delle Cerimonie di Real Time fondato da don Tobia Antonio Polese.

Revoca delle licenze e cessazione attività entro dicembre 2024
La sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha annunciato che sono state avviate le procedure per la revoca delle licenze legate all’attività alberghiera e di ristorazione. Le operazioni porteranno alla cessazione definitiva delle attività entro il 31 dicembre 2024.

La decisione arriva dopo un’attenta analisi degli uffici comunali, che hanno accertato la mancanza di conformità urbanistica del complesso. Tale irregolarità rappresenta un ostacolo al mantenimento delle autorizzazioni per l’esercizio delle attività commerciali, come previsto dalle normative vigenti.

Le irregolarità urbanistiche alla base della sentenza
La struttura, insieme ai suoi 40mila metri quadrati di terreni, è stata dichiarata abusiva, come stabilito dalla sentenza definitiva della Cassazione. Il Comune, in qualità di proprietario giuridico del complesso, sta ora dando esecuzione alla decisione giudiziaria per acquisire formalmente l’intero immobile e l’area circostante.

Secondo quanto riportato:

Le licenze commerciali rilasciate in passato richiedono il rispetto continuativo della regolarità urbanistica dei locali in cui vengono svolte le attività;
Gli abusi edilizi accertati hanno invalidato il presupposto necessario per il legittimo svolgimento delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Iter amministrativo e trasparenza
Gli attuali occupanti dell’immobile, definiti sine titulo, avranno 15 giorni di tempo per presentare eventuali controdeduzioni. Successivamente, il Comune, in collaborazione con la Prefettura e la Procura Generale di Napoli, definirà un cronoprogramma per portare a termine l’acquisizione.

Nel frattempo, la Giunta comunale e il Consiglio stanno discutendo il futuro utilizzo del complesso immobiliare. L’obiettivo è garantire che le decisioni prese siano nell’interesse della comunità abatese e in linea con gli obblighi istituzionali.

Le parole della sindaca Abagnale
La sindaca ha sottolineato l’importanza della trasparenza durante ogni fase del processo:

“Come accaduto finora, tutte le successive fasi saranno comunicate di volta in volta, sempre con la massima trasparenza, per garantire la correttezza e la condivisione con i cittadini.”