Negli ultimi tempi, l’attività sismica nei Campi Flegrei ha continuato a destare preoccupazione. Questa mattina, a partire dalle 6, i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno rilevato uno sciame sismico, con una scossa di magnitudo 2.4 come la più intensa. L’epicentro è stato individuato nella zona di via Cupa Cigliano, a una profondità di 2,6 chilometri.
Dopo il primo evento sismico, la sala di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha registrato altre due scosse minori, di magnitudo 1.5. I residenti hanno segnalato di aver udito un boato, seguito da un lieve tremore.
Questo nuovo sciame si inserisce in un contesto di attività vulcanica persistente, caratterizzata da frequenti piccoli terremoti. Durante la settimana dal 23 al 29 settembre, sono stati localizzati 14 terremoti di bassa intensità nell’area flegrea.
Un altro fenomeno rilevante è il bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo, che ha mostrato una riduzione della velocità negli ultimi mesi. Dall’inizio di agosto, il sollevamento è stato di circa 10 millimetri al mese presso la stazione del Rione Terra, con un totale di 15,5 centimetri dall’inizio dell’anno.
Le autorità continuano a monitorare attentamente l’attività sismica e vulcanica, data la particolare delicatezza dell’area flegrea, storicamente soggetta a fenomeni di questo tipo.