Diciotto ore di fuga disperata, con il cadavere del padre nascosto nel bagagliaio della sua auto. Questo è il resoconto agghiacciante del viaggio di Tobias Amman, un 33enne tedesco che ha ucciso a coltellate il proprio genitore a Monaco di Baviera, prima di tentare di far perdere le proprie tracce in Italia. La sua fuga, tuttavia, si è conclusa a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, quando gli agenti della polizia municipale, al comando del tenente colonnello Emiliano Nacar, lo hanno fermato per un tentato furto in un appartamento. Solo dopo alcune ore è emersa la terribile verità: Amman viaggiava da 18 ore con il corpo senza vita del padre, nascosto nel bagagliaio della sua Skoda.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Amman era ricercato dalle forze dell’ordine tedesche, che avevano emesso un mandato di arresto europeo nei suoi confronti. L’uomo era visto da alcuni residenti mentre accoltellava il padre, una scena che era immediatamente segnalata alla polizia di Monaco. Nonostante il tentativo di fuga, Amman è costretto a fermarsi a Pomigliano d’Arco a causa di un guasto alla vettura, un imprevisto che ha segnato la fine del suo piano.
Abbandonata l’auto, Amman ha cercato di proseguire la fuga introducendosi in almeno tre abitazioni del territorio di Pomigliano d’Arco, probabilmente alla ricerca delle chiavi di un’altra vettura. La sua presenza sospetta non è passata inosservata: i residenti, notando i movimenti dell’uomo, hanno prontamente allertato i vigili urbani. Grazie alla loro tempestiva segnalazione, gli agenti della polizia municipale sono riusciti a fermare Amman e a portarlo nei propri uffici.
Secondo le fonti, durante l’arresto Amman si sarebbe mostrato sorprendentemente tranquillo, non opponendo alcuna resistenza. Ma è stato durante i controlli dei documenti che il comandante Nacar ha scoperto il mandato di arresto europeo pendente su di lui. Alcune ore dopo, gli agenti hanno rinvenuto l’auto abbandonata nei pressi del casello autostradale, dove hanno fatto la macabra scoperta: nel bagagliaio, nascosto sotto una coperta, giaceva il corpo senza vita del padre.
La scoperta ha portato all’intervento immediato della squadra mobile di Napoli e della polizia scientifica, che hanno avviato le indagini sul ritrovamento. Interrogato dal comandante della Polizia Municipale, Amman ha dichiarato di non aver sottratto nulla dagli appartamenti in cui si era introdotto, ma non ha fornito spiegazioni sul perché il cadavere del padre si trovasse nella sua vettura.