La Polizia Penitenziaria ha arrestato una donna mentre cercava di introdurre sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Salerno, dove era in programma una visita al figlio detenuto. La donna è sorpresa con 50 grammi di hashish e 20 grammi di cocaina, insieme a un carica-batterie, tutto accuratamente occultato nelle sue parti intime.
Il tentativo di contrabbando è sventato grazie alla prontezza e alla professionalità degli agenti, che hanno fermato la donna prima che potesse incontrare il figlio. Attualmente, la donna è posta agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori provvedimenti.
A dare notizia dell’operazione è stato il sindacato della Polizia Penitenziaria, Uspp (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria), tramite una nota firmata dal segretario nazionale Giuseppe Del Sorbo e dal segretario regionale Ciro Auricchio. “Complimenti ai colleghi di Salerno per la brillante operazione”, si legge nella nota. “Oramai nelle carceri si combatte una guerra quotidiana con continui tentativi di introduzione di droga e cellulari”.
I sindacalisti hanno inoltre sottolineato le difficili condizioni di lavoro all’interno del carcere di Salerno, che affronta il problema del sovraffollamento, un piano ferie in corso e un deficit di organico stimato in circa 70 unità. “Nonostante queste sfide – aggiungono Del Sorbo e Auricchio – si riesce con grande spirito di sacrificio a mantenere l’ordine e la sicurezza interna”.