Un detenuto di 25 anni, incarcerato presso la Casa circondariale di Avellino per reati legati alla detenzione di sostanze stupefacenti, lesioni e furto aggravato, è stato protagonista di una rocambolesca evasione nella tarda serata di ieri. L’uomo è riuscito a eludere la sorveglianza dell’unico agente incaricato di controllare due sezioni del carcere, raggiungendo il cortile esterno e scappando in sella a una bicicletta trovata nelle vicinanze.
La Dinamica dell’Evasione
Secondo le prime ricostruzioni, il detenuto ha approfittato di una falla nella sorveglianza per scavalcare le recinzioni perimetrali e raggiungere la strada provinciale, dove ha iniziato la sua fuga pedalando verso una zona boschiva. L’evasione ha messo in allerta immediatamente le forze dell’ordine, che si sono attivate per rintracciare il fuggitivo.
L’Intervento delle Forze dell’Ordine
Grazie alla tempestiva collaborazione tra la Polizia Penitenziaria e gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino, il 25enne è rapidamente individuato. Dopo aver abbandonato la bicicletta per proseguire la fuga a piedi, l’uomo è stato trovato nascosto tra i rovi in un’area boschiva, dove gli agenti lo hanno accerchiato e arrestato.
Il detenuto è immediatamente ricondotto in cella e sarà ora denunciato anche per il reato di evasione. Questo tentativo di fuga, sebbene fallito, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla sorveglianza all’interno della struttura penitenziaria di Avellino.
Riflessioni sulla Sicurezza Carceraria
L’episodio evidenzia le difficoltà legate alla gestione della sorveglianza nelle carceri italiane, dove spesso il personale è costretto a operare con risorse limitate e in condizioni di sovraccarico. La possibilità per un detenuto di eludere la sorveglianza e fuggire all’esterno, seppure per un breve periodo, solleva interrogativi sulla necessità di potenziare le misure di sicurezza e di migliorare le condizioni di lavoro degli agenti penitenziari.