Un banale incidente stradale si è trasformato in un incubo per un giovane di 28 anni, brutalmente aggredito in pieno centro storico a Forcella. L’incidente, avvenuto pochi giorni fa, ha visto il giovane automobilista finire in ospedale dopo aver cercato di verificare i danni causati da un impatto con uno scooter.

L’Aggressione
L’ennesima storia di violenza che ha visto un innocente finire in ospedale si è conclusa nelle stanze della Questura, dove il giovane ha presentato denuncia, ricostruendo i fatti. Erano circa le 19:30 di domenica scorsa quando uno scooter con due persone a bordo è finito contro la fiancata dell’auto guidata dal 28enne, che era in compagnia della fidanzata.

Come si conviene tra persone civili, il giovane è sceso dalla macchina per constatare il danno, ma è finito immediatamente apostrofato con insulti dalla ragazza che viaggiava sul motorino, guidato da un uomo. Quest’ultimo ha poi estratto una pistola dal marsupio, colpendo ripetutamente l’automobilista alla testa.

Momenti di Terrore
I momenti di terrore sono ripresi dalle telecamere di sicurezza stradale presenti davanti al teatro Trianon. Il 28enne si è accasciato sotto i colpi, iniziando a perdere sangue, mentre i due aggressori sono fuggiti sul motorino. In ospedale, al giovane sono stati diagnosticati un trauma cranico e contusioni multiple al volto, oltre ad aver subito l’applicazione di punti di sutura al sopracciglio e a una tempia.

Lo Sfogo della Vittima
Dopo la denuncia, la vittima si è rivolta al parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, esprimendo il suo amaro sfogo: «Sono stanco di questa Napoli criminale, violenta e malfamata. Qui non si può vivere più». Sul grave atto di violenza sta ora indagando la polizia, che potrebbe avere già identificato gli aggressori grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza.

«Napoli, con la sua densità abitativa, è una delle maggiori espressioni della cultura della violenza che si è impadronita della società – ha commentato Borrelli – A differenza di altre città, qui la criminalità è diventata complicatissima da debellare. Quante altre storie come questa dovremo ancora sentire prima di intervenire?».