Durante la 95esima adunata nazionale degli Alpini a Vicenza, Matteo Salvini ha annunciato che la Lega sta per completare la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, prevedendo sei mesi obbligatori di servizio militare per ragazzi e ragazze. Questa proposta ha immediatamente suscitato un dibattito acceso, con il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha risposto sottolineando che il progetto non coinvolgerà le forze armate. Crosetto ha chiarito che le forze armate non dovrebbero essere considerate un luogo per educare i giovani, un compito che spetta piuttosto alla famiglia e alla scuola. Invece, le forze armate sono concepite per formare professionisti, addestrati a difendere le istituzioni e a preservare la pace.

La proposta della Lega di reintrodurre la leva universale solleva diverse questioni e preoccupazioni. Da un lato, alcuni sostengono che potrebbe essere un’opportunità per i giovani di acquisire competenze utili e di sviluppare un senso di appartenenza e responsabilità verso la comunità. Dall’altro lato, ci sono preoccupazioni riguardo alla sua fattibilità pratica, ai costi associati e alla sua efficacia nel raggiungere gli obiettivi dichiarati.

Inoltre, ci sono voci che suggeriscono che una leva universale potrebbe non essere adeguata al contesto attuale, caratterizzato da minacce e sfide diverse rispetto a quelle del passato. Alcuni potrebbero argomentare che esistono alternative più moderne e flessibili per coinvolgere i giovani nel servizio alla comunità, come il servizio civile volontario o programmi di volontariato.