Nel tranquillo quartiere di via Notarbartolo nel centro di Palermo, una tragedia ha sconvolto la comunità locale quando marito e moglie, identificati come Laura Lupo, una vigilessa di 62 anni, e il marito Pietro Delia, un commercialista di 58 anni, sono purtroppo trovati senza vita nel loro appartamento. L’orrore della situazione è scoperto dalla loro stessa figlia, che, non riuscendo a mettersi in contatto con i genitori, ha tempestivamente allertato i soccorsi e si è fiondata in casa. Gli operatori del 118, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare i due decessi. I pompieri, chiamati per l’apertura forzata della porta, hanno fatto una scoperta agghiacciante: i corpi dei coniugi giacevano all’interno dell’abitazione, e la pistola d’ordinanza della vigilessa era ancora stretta nella sua mano.

L’ipotesi iniziale delle autorità investigative suggerisce che la tragedia abbia avuto origine da un atto estremo compiuto dalla stessa Laura Lupo. Sembrerebbe che sia proprio lei la prima a sparare, con la pistola d’ordinanza che normalmente utilizzava per il servizio di vigilanza urbana, per poi togliersi la vita. Il marito, Pietro Delia, lo hanno trovato accanto a lei, vittima del gesto drammatico compiuto dalla moglie.

Laura Lupo, una figura rispettata nella comunità locale, ha servito per anni nel corpo della Polizia municipale come vigilessa. Il suo ruolo nella società era considerato un esempio di dedizione al servizio pubblico. Pietro Delia, dal canto suo, era un professionista rispettato nel campo della contabilità e della consulenza finanziaria.

L’intera città di Palermo è colpita da questa tragedia, che ha scosso non solo i familiari e gli amici delle vittime, ma anche l’intera comunità che conosceva e stimava Laura e Pietro. Le indagini sono ancora in corso per comprendere appieno i motivi dietro questo gesto estremo, ma una cosa è certa: la perdita di due vite così preziose ha lasciato un vuoto indelebile nella città.