Il decreto legge PNRR del 26 febbraio 2024 introduce misure significative a sostegno dei badanti e dei loro datori di lavoro domestico, fornendo incentivi e agevolazioni mirate. Queste misure sono finalizzate a facilitare l’accesso a servizi di assistenza di qualità per gli anziani non autosufficienti e a promuovere una maggiore regolarizzazione del settore. Una delle principali agevolazioni introdotte è l’esenzione del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi per i datori di lavoro domestico che assumono badanti, a condizione che il loro Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superi i 6.000 euro. Tale esenzione può arrivare fino a un massimo di 3.000 euro all’anno. Tuttavia, affinché i datori di lavoro domestico possano beneficiare pienamente di questa agevolazione, devono soddisfare alcuni requisiti specifici:
ISEE del datore di lavoro: Non deve superare i 6.000 euro.
Condizioni della persona assistita: La persona anziana assistita deve essere titolare di un’indennità di accompagnamento e avere almeno 80 anni.
Stabilità lavorativa: Il datore di lavoro deve dimostrare l’intenzione di regolarizzare o assumere a tempo indeterminato il/la badante, garantendo così una forma stabile di occupazione e un’assistenza continuativa all’anziano.
Soddisfare questi requisiti è fondamentale per poter accedere pienamente agli incentivi previsti dal decreto e fornire un adeguato sostegno agli anziani non autosufficienti, garantendo al contempo una situazione lavorativa sicura e regolare per i badanti.
Oltre agli incentivi per i badanti, il decreto PNRR del 2024 si impegna anche nell’implementare nuove strategie volte a migliorare la sicurezza sul lavoro nel settore domestico. Queste misure includono il potenziamento delle attività di accertamento e contrasto delle violazioni contributive, nonché sanzioni penali per la somministrazione fraudolenta di lavoratori e l’utilizzo illecito di minori.
Infine, a partire dal 1° ottobre 2024, entrerà in vigore un nuovo sistema di qualificazione per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri edili, noto come “patente a crediti”, che richiederà il soddisfacimento di una serie di requisiti, tra cui l’iscrizione alla Camera di Commercio e il possesso di documenti di regolarità fiscale e contributiva. Queste misure sono volte a garantire condizioni di lavoro sicure e regolari per tutti i lavoratori, inclusi i badanti e coloro che operano nel settore edile.