Una replica della Beretta 92FS, apparentemente indistinguibile dall’arma reale, ha portato all’arresto di un 19enne dalle origini romene da parte dei Carabinieri. L’episodio, che si è verificato lungo via Roma a Poggiomarino, ha sollevato preoccupazioni nella comunità e ha messo in luce la necessità di maggiore consapevolezza riguardo all’uso di armi finte. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è segnalato da alcuni cittadini che hanno temuto per la sicurezza degli altri, vista la presenza della pistola in mano al giovane. Quando i Carabinieri sono intervenuti sulla scena, il 19enne ha reagito in modo agitato, arrivando a lanciare la replica dell’arma contro il lunotto posteriore della gazzella, prima di essere bloccato e arrestato.

L’episodio evidenzia la sfida che le forze dell’ordine devono affrontare nell’identificare armi vere da quelle finte, soprattutto considerando che la replica in questione non presentava alcun tappo rosso distintivo per indicare la sua natura non letale. Questo solleva questioni importanti riguardo alla regolamentazione e alla vigilanza sull’uso e la vendita di armi finte, al fine di prevenire situazioni potenzialmente pericolose come quella verificatasi a Poggiomarino.

Il giovane è finito arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e si trova attualmente in attesa di giudizio. Questo episodio serve da promemoria per una maggiore consapevolezza e cautela nell’uso e nella manipolazione di armi, sia vere che finte, al fine di garantire la sicurezza della comunità e degli stessi operatori delle forze dell’ordine.