Il 31 marzo prossimo segnerà la scadenza per la presentazione dei progetti finalizzati alla sperimentazione triennale del Reddito Alimentare da parte dei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo. Questa importante iniziativa, promossa dal Ministero del Lavoro, mira a combattere lo spreco alimentare e a fornire un sostegno concreto alle persone in condizione di grave povertà. Il Reddito Alimentare è istituito con un fondo ad hoc di 1,5 milioni di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024, come previsto dalla legge di bilancio. Le prime modalità attuative e le forme di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, dei soggetti pubblici attivi nell’assistenza alimentare e degli operatori del settore alimentare sono definite per favorire un’efficace implementazione del programma.
L’obiettivo del Reddito Alimentare è duplice: da un lato, si mira a combattere lo spreco alimentare consentendo la distribuzione gratuita di prodotti alimentari invenduti ma idonei al consumo, donati dagli operatori del settore alimentare che aderiscono all’iniziativa; dall’altro, si intende fornire un aiuto tangibile alle persone in condizione di grave povertà, garantendo loro l’accesso a cibo di qualità.
Una volta presentati i progetti e avviate le attività progettuali, le persone in difficoltà potranno richiedere l’aiuto alimentare rivolgendosi ai soggetti donatori che aderiscono alle diverse iniziative progettuali. Un elenco dettagliato di questi soggetti sarà reso disponibile per facilitare l’accesso ai beneficiari.
La sperimentazione triennale del Reddito Alimentare rappresenta un’importante opportunità per contrastare la fame e la povertà, promuovendo al contempo una cultura della solidarietà e della condivisione. L’impegno dei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane coinvolti e il sostegno degli operatori del settore alimentare sono fondamentali per il successo di questa iniziativa, che mira a migliorare la qualità della vita delle persone più vulnerabili della nostra società.