L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) si prepara ad affrontare la carenza di personale con l’introduzione di mille nuovi posti di lavoro, come stabilito nel nuovo Piano Integrato di Attività e Organizzazione per il periodo 2024-2026. La situazione critica, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, ha reso necessaria questa iniziativa per garantire una gestione efficiente dei servizi offerti dall’ente previdenziale. La carenza di personale è diventata evidente già nel 2022, quando il concorso per 1858 funzionari non è stato sufficiente a colmare il gap. Pertanto, oltre 4100 vincitori del concorso e altri 700 provenienti dalle precedenti graduatorie sono assunti per far fronte alle nuove esigenze operative dell’INPS. Questa carenza di personale è amplificata dall’introduzione di nuove responsabilità, come la gestione dell’Assegno Unico, dell’Assegno di Inclusione, della Carta Spesa e degli sgravi contributivi per le donne.

L’obiettivo dell’INPS è coprire 29.000 unità di personale, ma al momento solo 28.000 sono coperte, evidenziando la necessità di ulteriori assunzioni per garantire un servizio efficiente e tempestivo. I mille nuovi posti di lavoro copriranno una vasta gamma di ruoli, dalle posizioni dirigenziali a quelle amministrative e tecniche, con particolare attenzione alle sedi carenti di personale nel Nord Italia.

Le sedi carenti di personale individuate includono diverse province lombarde come Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Monza, Pavia e altre, oltre a regioni come il Friuli Venezia-Giulia, il Piemonte, il Trentino-Alto Adige, la Valle d’Aosta e il Veneto.

I requisiti e i titoli di studio richiesti variano a seconda della posizione ricercata. Per le posizioni dirigenziali e funzionari informatici, è richiesta una laurea, mentre per gli assistenti (Ex Area B) è sufficiente un diploma di scuola secondaria superiore.

Le assunzioni di funzionari amministrativi per circa 2000 unità nel 2024 e 2025 avverranno attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti e, in caso di esaurimento delle stesse, con l’attivazione di un nuovo concorso. In alternativa, si potrà procedere con la progressione verticale del personale già in servizio e lo scorrimento di altre graduatorie vigenti.