L’amministrazione Di Lauro di Boscoreale ha preso una significativa decisione a sostegno delle attività commerciali nel centro storico della città. Il Consiglio Comunale ha approvato le linee guida della Free Tax Zone, che prevede l’esenzione per tre anni, a partire dal 1 gennaio 2024, della tassa sui rifiuti (TARI) e del canone unico patrimonio (CUP) per le imprese artigianali, commerciali, turistiche e di servizi insediate nelle arterie principali del centro antico di Boscoreale.
Il provvedimento riflette la volontà chiara dell’amministrazione comunale di sostenere la riconversione in chiave turistica e commerciale del quartiere antico della città. Questa iniziativa si inserisce perfettamente nel più ampio progetto di pedonalizzazione di via Ten. Angelo Cirillo, precedentemente via del Popolo.
Il sindaco Pasquale Di Lauro ha commentato l’importanza di questo provvedimento, dichiarando: “È un provvedimento sul quale abbiamo lavorato durante le festività natalizie. Il centro antico di Boscoreale deve sposare la vocazione turistica, e per farlo è necessario che l’amministrazione comunale, attraverso sgravi fiscali, sostenga chi investe sul nostro territorio. Gli imprenditori non pagheranno né la tassa sui rifiuti, né il canone per l’occupazione di suolo pubblico e per la pubblicità.”
Le agevolazioni fiscali riguardano specifiche aree del centro storico, inclusa via del Popolo e via Garibaldi. Per la zona di via del Popolo, l’esenzione si applica sia alle attività già insediate che a quelle nuove, mentre per via Garibaldi, le agevolazioni sono riservate solo alle nuove attività commerciali. Alcune attività, come compro oro, sale scommesse e distributori automatici, sono escluse dagli incentivi.
Per accedere agli sgravi fiscali, le imprese dovranno richiedere le agevolazioni, anche se già avviate. Gli immobili devono essere adibiti e interamente utilizzati per lo svolgimento dell’attività prevista dal bando. Tuttavia, sono escluse le attività con amministratori o soci soggetti a misure di prevenzione o condanne, nonché coloro che hanno contenziosi o morosità sulle imposte comunali degli anni precedenti.