Una segnalazione relativa alla presunta detenzione illecita di uccelli selvatici ed esotici ha condotto i carabinieri del gruppo di Napoli, insieme al nucleo Cites e al gruppo parco di Boscoreale, a un’operazione che ha portato alla scoperta di nove uccelli rinchiusi in tre gabbie, senza il necessario anello identificativo. L’indagine è partita da un esercizio commerciale, inizialmente oggetto di un servizio di controllo legato all’applicazione delle normative attinenti alla convenzione di Washington e più in generale all’attività venatoria. Durante questa operazione, le forze dell’ordine hanno individuato la presenza di nove uccelli: cinque esemplari di cardellino (carduelis carduelis), un frosone comune (coccothraustes coccothraustes), e tre lucherini comuni (carduelis spinus).
Ciò che ha destato l’attenzione dei carabinieri è stata la mancanza di anelli identificativi inamovibili alla zampa degli uccelli, una mancanza che rendeva questi animali non tracciabili secondo la normativa vigente.
Come conseguenza di questa scoperta, i militari hanno proceduto a denunciare in stato di libertà il titolare dell’attività, un individuo di 35 anni, per il reato di illecita detenzione di fauna protetta. Gli uccelli e le gabbie in cui erano rinchiusi sono sequestrati nell’ambito dell’operazione.
L’evento sottolinea l’importanza delle misure di protezione della fauna selvatica e delle norme stabilite per la loro detenzione e tracciabilità. Le forze dell’ordine hanno agito nel rispetto delle leggi in vigore per tutelare la biodiversità e garantire il rispetto delle normative relative alla detenzione e al commercio di specie protette.





