Un individuo ricercato per pedopornografia e abusi sessuali su un minore è stato finalmente catturato dalla polizia in un albergo a San Vitaliano, nella provincia di Napoli. L’uomo, un 28enne di Portici, è stato arrestato dopo aver vissuto in latitanza per circa cinque anni. I reati di cui è accusato risalgono al 2018, e ora dovrà affrontare una pena detentiva di 4 anni e 1 mese. I fatti hanno avuto luogo a Penne, in provincia di Pescara, dove l’allora 23enne, originario di Portici, ha compiuto atti sessuali con una minore, un reato sessuale equiparato ad abuso sessuale secondo la legge italiana. Inoltre, l’uomo ha utilizzato materiale fotografico e video di tali atti sessuali, configurando un caso di pedopornografia, diffondendo questo materiale attraverso la rete. Le denunce hanno avviato un’indagine da parte della Procura di Pescara, con particolare attenzione alla tutela del minore coinvolto.
Nel frattempo, il presunto pedofilo campano aveva lasciato l’Abruzzo e si era dato alla fuga. Le indagini sono state lunghe e complesse, coinvolgendo perizie, testimonianze, rilievi e l’analisi del materiale pedopornografico. Finalmente, è stata identificata la persona sospettata, scatenando la sua ricerca.
La cattura è avvenuta ieri mattina, quasi cinque anni dopo i reati, quando la polizia di Stato del commissariato Portici-Ercolano ha individuato il pedofilo in un albergo a San Vitaliano. Gli agenti hanno proceduto all’arresto eseguendo un mandato di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara, Ufficio Esecuzioni Penali, mercoledì scorso. Il 28enne non ha opposto resistenza all’arresto, probabilmente consapevole che il giorno della resa dei conti sarebbe arrivato.
Il presunto pedofilo è stato trasferito al carcere di Poggioreale, dove dovrà scontare quattro anni della sua vita. Va sottolineato che in Italia i reati sessuali che coinvolgono minori sono puniti con severità.