La decisione della Regione Campania di introdurre l’attestato digitale di vaccinazione anti Covid-19, noto come smart card, è ora al centro di un’indagine da parte della Corte dei Conti, che ha sollevato preoccupazioni sulla legittimità e sostenibilità di questa iniziativa. La smart card è stata proposta come alternativa al green pass nazionale, ma secondo la Corte dei Conti, questa mossa potrebbe risultare costosa e senza una base solida.

La Corte dei Conti ha criticato aspramente la decisione della Regione Campania, definendola “priva di fondamento” e “foriera di spreco di risorse”. Questa valutazione negativa è ulteriormente supportata dalle dichiarazioni dei sostituti procuratori generali, Davide Vitale e Mauro Senatore, che hanno richiesto al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli di indagare sulla questione.

L’indagine si è evoluta ulteriormente con l’invito a dedurre emesso nei confronti del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e di altri membri dell’Unità di Crisi regionale per l’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’invito a dedurre è legato a un possibile danno all’Erario che si stima superi i 3,7 milioni di euro.

L’origine della controversia risale al 2021, quando la Regione Campania ha stretto un accordo con un’azienda privata per la fornitura e distribuzione della smart card. Iniziativa messa in atto poco dopo l’introduzione del green pass a livello nazionale. Tuttavia, la Corte dei Conti sostiene che la certificazione vaccinale è di competenza esclusiva del legislatore nazionale e dell’amministrazione centrale. Inoltre, si ritiene che l’iter per la realizzazione della smart card sia proseguito nonostante potesse essere interrotto senza ulteriori spese a carico del committente.

Una ulteriore complicazione è emersa quando il Garante per la Privacy ha espresso preoccupazioni sulla violazione delle normative sulla privacy relative alle caratteristiche della smart card. Il Garante ha rilasciato un avvertimento a questo proposito, ma l’ente guidato da De Luca ha continuato sulla sua strada.