Castellammare di Stabia – La disputa tra la città e l’Ente Autonomo Volturno (EAV) si fa sempre più accesa, soprattutto con l’Associazione delle Imprese del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni (Ascom) che ha deciso di chiudere al dialogo riguardo al progetto del raddoppio del traforo della Circum e l’esecuzione del sottopasso in via Cosenza. Tuttavia, la posizione assunta dall’EAV dopo la recente sentenza del Tar del 23 giugno ha spinto l’Ascom a prendere questa decisione.
Il presidente di Confcommercio di Castellammare di Stabia, Johnny De Meo, ha sottolineato che il ricorso contro il progetto è presentato da enti governativi e non da iniziative popolari di dissenso dei residenti locali. Secondo De Meo, la sentenza del Tar ha cambiato radicalmente il significato dell’assemblea prevista per il 6 luglio, motivando il suo rinvio. La proposta dell’EAV per il sottopasso non viene più considerata un “momento democratico” in questa fase, poiché l’opera è stata imposta senza alcuna condivisione, senza un progetto definitivo e senza l’approvazione dei cittadini, delle istituzioni politiche, delle scuole, della Chiesa e dei commercianti. Non si tratta solo di approvare o respingere la realizzazione del sottopasso, ma di contrastare coloro che si sentono padroni in territori che non sono loro e che realizzano opere senza i necessari permessi.
L’Ascom ritiene che, dopo la sentenza del TAR, la cittadinanza debba essere informata sulle misure che il Comune e gli altri enti interessati intendono adottare per eliminare le irregolarità denunciate da anni e considerate illegittime dal Tar. Secondo l’Ascom, questi sono temi che richiedono una conoscenza approfondita del territorio e delle esperienze vissute nel corso degli anni. La categoria commerciale è convinta dell’impegno della Commissione straordinaria che sta operando nella città, ma chiede un “ascolto attento” riguardo alle loro obiezioni.
Il comunicato, rivolto ai Prefetti e al Comune, conclude con la richiesta di un rinvio a data da destinarsi dell’assemblea prevista per il 6 luglio al Teatro Supercinema. L’Ascom, insieme alla Chiesa, alle forze politiche, agli esponenti delle istituzioni, delle associazioni e delle forze produttive della città, chiede alla commissione di valutare attentamente le ragioni espresse e di prendere in considerazione la recente sentenza del TAR, sottolineando che queste circostanze non potevano essere previste in precedenza.