Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha portato all’esecuzione di sette misure cautelari nei confronti di individui accusati di far parte di un sodalizio criminale che gestiva una sofisticata fabbrica illegale di sigarette. La fabbrica, precedentemente sequestrata nell’aprile del 2022 a Bernate Ticino (MI), è ricondotta al gruppo operante a Napoli. L’indagine, che ha richiesto un lavoro approfondito, ha permesso di ricostruire le attività di un’associazione per delinquere con base organizzativa a Napoli, dedita in modo stabile e professionale alla creazione di un’officina clandestina. Una volta attivata, l’opificio avrebbe prodotto fino a due tonnellate di sigarette al giorno, recanti i marchi contraffatti di note aziende produttrici.

Le indagini hanno rivelato la presenza di un impianto di produzione nascosto nell’area industriale di Bernate Ticino (MI), nonché il reclutamento di manodopera straniera specializzata nell’assemblaggio e nell’utilizzo dei sofisticati macchinari necessari per la produzione illegale. Alcuni di questi macchinari erano di recente fabbricazione, dimostrando l’elevato grado di organizzazione e la volontà di evitare sospetti o controlli delle autorità.

Uno dei membri del sodalizio aveva precedenti specifici e risultava storicamente legato a una delle famiglie napoletane più attive nel contrabbando di sigarette. Come risultato dell’operazione, due individui, considerati i principali responsabili dell’organizzazione, sono posti in custodia cautelare in carcere, mentre gli altri cinque partecipi sono sottoposti agli arresti domiciliari.