Il 2 luglio 2023, una data destinata a rimanere impressa nella memoria, si è verificato un evento tragico che ha riportato alla luce un doloroso ricordo del passato. Trent’anni dopo l’attacco al check point Pasta a Mogadiscio, Aniello Rozza, elicotterista dell’Esercito italiano, ha perso la vita in un incidente stradale mentre era in una missione di soccorso. A raccontare l’intera vicenda è Il Mattino. Purtroppo, il destino ha voluto che il 2 luglio 2023 fosse una data fatale per Aniello Rozza. Quel giorno, mentre era in procinto di trascorrere un weekend di relax ad Agropoli con la sua famiglia, è chiamato in soccorso dalla madre di 91 anni, che aveva avuto un malore improvviso. Senza esitazione, Aniello si è messo al volante e si è diretto verso l’ospedale più vicino per cercare di salvare sua madre.
Ma quella corsa contro il tempo ha avuto conseguenze tragiche. Durante il tragitto lungo la Statale 18 Tirrenia Inferiore, nei pressi di Eboli, Aniello ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato contro un guardrail. L’impatto è stato devastante, e Aniello, sua moglie Virgilia Iovino e sua madre Santina Di Riggi hanno perso la vita nell’incidente.
La notizia della morte di Aniello Rozza ha scosso profondamente la comunità di Camposano, il paese di origine della famiglia. Gli amici e i conoscenti ricordano con affetto l’impegno di Aniello nell’Esercito italiano e la sua dedizione al servizio. L’intera comunità è in lutto per la tragica coincidenza che ha portato alla morte di Aniello esattamente trent’anni dopo quell’attacco a Mogadiscio.
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, e le autorità stanno cercando di determinare le cause esatte dell’incidente. Le telecamere di sorveglianza nella zona potrebbero fornire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’incidente e sulla velocità dell’auto al momento dell’impatto.