Mentre da un lato si lavora per capire dove era trovato il capitello tra Ottaviano e Piazzolla di Nola (vedi: Capitello di villa romana su youtube) se c’è questa villa degli Ottavi (Suet., Aug., II ,97-99) e questo Tempio dedicato al Divino Augusto ed inaugurato da Tiberio (Tac., Ann., IV , 57 ), negli ultimi mesi si sta parlando molto della provenienza dei “rilievi” della cosiddetta  “Battaglia di Azio” e molti storici si stanno occupando del caso. In occasione della mostra su Augusto che si tenne nelle scuderie del Quirinale dal 18 ottobre al 9 febbraio 2014, tra i tanti reperti esposti anche inediti si riunì anche per la prima volta il ciclo di questi rilievi risalenti alla prima età imperiale e che celebra l’ascesa, il trionfo e la divinizzazione di Ottaviano Augusto.

Le lastre che compongono il monumento, da Avellino nel 1570, finirono portate a Napoli e successivamente entrarono a far parte della collezione privata del Vicerè di Napoli Don Pedro Afan De Ribera. Il rilievo ora misura più di quattro metri, mentre prima misurava tra i sei e gli otto metri. Di questi gruppi due sono rimasti ancora in Spagna, mentre altre due lastre frammentate nel 1999 finirono vendute al Museo delle Arti Figurative di Budapest.

Secondo alcune fonti dovrebbe provenire da Abellinum Atripalda (H. Pruckner 1980), mentre secondo altre recenti interpretazioni si è invece dato come luogo di originaria ed effettiva scoperta la vicina Nola, Mari Torelli: L’Apollo Palatino di Roma ed il modello dei rilievi Medinaceli, dove avrebbero ornato un monumento eretto in suo onore.

Secondo il biologo naturalista Gennaro Barbato, che da tempo si sta occupando della scoperta di questa villa dove mori l’Imperatore Ottaviano Augusto, anche questi rilievi in marmo lunense “Battaglia di Azio” – che sono dello stesso materiale del Capitello che recuperò nel novembre del 2010 con i Carabinieri TPC di Napoli a casa di un imprenditore – erano realizzati nella stessa bottega.

Sempre secondo Barbato anche a Nola bisogna organizzare quando prima una Mostra sull’Imperatore Cesare Ottaviano Augusto ed esporre anche questi reperti che si trovano in altre nazioni  ed in più bisogna velocizzare gli scavi e se con esito positivo mettere subito i dovuti vincoli a tutta l’area e creare un Parco Archeologico serio trasformando la scuola  in Museo.