Una grave situazione si è verificata nel carcere di Avellino quando un detenuto egiziano ha tentato di aggredire una psicologa con una lametta nel reparto di infermeria. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria, la professionista è protetta e non sono riportate conseguenze fisiche per lei. L’incidente è reso noto da Marianna Argenio, vicesegretario regionale per la Campania del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, che ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza e ha sottolineato l’emergenza che il personale sta affrontando nella struttura carceraria di Avellino.
Secondo Argenio, il detenuto avrebbe compiuto l’aggressione a causa della mancata esecuzione di un trasferimento richiesto da tempo. La rappresentante sindacale si chiede quanto ancora il personale penitenziario di Avellino possa resistere di fronte a un’emerghenza che sembra ripetersi quotidianamente. Argenio pone l’accento sulla necessità che gli uffici ministeriali prendano provvedimenti immediati per affrontare la situazione. Negli ultimi tempi, nel penitenziario del capoluogo sono stati registrati diversi episodi di violenza, e secondo Argenio, se non si adotteranno misure concrete e risolutive, l’estate potrebbe essere caratterizzata da ulteriori tensioni.
La rappresentante sindacale sottolinea che il personale di polizia penitenziaria è allo stremo, lavorando anche oltre 10/12 ore al giorno, e non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. La domanda che sorge è quanto ancora il personale potrà reggere questa situazione. La richiesta di Argenio è che si prendano immediatamente provvedimenti concreti per risolvere l’emergenza e garantire un ambiente sicuro e gestibile per il personale e i detenuti.